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13/07/2001

RISTRUTTURAZIONE VIGNETI. 500 ETTARI DI NUOVI IMPIANTI. ALLE AZIENDE OLTRE 6 MILIARDI.

Sono circa 500 gli ettari di vigneto a DOC o IGT che verranno ristrutturati con un contributo pubblico di 6 miliardi e mezzo. E’ questo il primo e significativo passo in direzione di un ammodernamento del settore reso possibile da finanziamenti comunitari legati all’OCM (Organizzazione Comune di Mercato) vino. Lo stanziamento a disposizione per questa misura è stato interamente utilizzato, anzi è stato possibile accedere ad ulteriori finanziamenti derivati da risorse non spese da altre Regioni, così che tutte le domande in regola sono state ammesse a finanziamento. E questo prima dell’ultimazione dei lavori di impianto dei vigneti. “Un risultato importante – ha detto l’assessore Luciano Agostini – in quanto i viticoltori non dovranno anticipare l’intero costo di impianto come avveniva in passato. Non solo, con i meccanismi attivati, potranno reimpiantare i vigneti anche con l’impegno ad estirpare una equivalente superficie vitata entro un triennio.” Come si comprende si tratta di una soluzione che consente di non perdere l’attuale produzione aziendale, in attesa che i nuovi impianti diventino produttivi. Il settore sta attraversando un momento favorevole per quanto riguarda la produzione vinicola, ma necessita di un processo di profonda ristrutturazione per quanto riguarda gli impianti. Agostini ha infatti sottolineato che i successi ed i riconoscimenti ottenuti da molte aziende vitivinicole marchigiane dimostrano che i progressi in campo enologico sono stati notevoli, “ma molto resta ancora da fare nel vigneto.” La maggior parte degli impianti hanno infatti un’età superiore a trenta anni e risultano inadeguati dal punto di vista strutturale e della composizione varietale. La modernizzazione della viticoltura richiede forme di allevamento e sesti di impianto capaci di esaltare la qualità del prodotto e nello stesso tempo conseguire una riduzione dei costi di produzione. All’inizio dell’anno la Regione ha adottato il piano operativo per la riconversione e ristrutturazione dei vigneti per poter beneficiare degli aiuti previsti dalla nuova OCM vitivinicola, aiuti che per le Marche ammontano a circa 6 miliardi l’anno per una durata di cinque anni. Alla fine dell’intervento si stima di poter incrementare la produzione di vini a DOC di oltre 100 mila ettolitri. Il piano della Regione ha ottenuto il parere di conformità da parte del Ministero solo nel marzo scorso, quindi è partito il bando che scadeva il 30 aprile. Per poter utilizzare le risorse assegnate già dal primo anno di applicazione della nuova OCM, la Regione ha adottato la procedura del pagamento anticipato degli aiuti dietro presentazione di una garanzia fidejussoria da parte dei viticoltori. Un meccanismo che ha incontrato il favore delle aziende, che hanno presentato domande di aiuto ben oltre le risorse finanziarie assegnate alla nostra Regione. Quindi l’invio degli elenchi di liquidazione all’Organismo Pagatore AGEA e l’utilizzo della compensazione con fondi non spesi dalle altre Regioni ha reso possibile il finanziamento. Agostini ha voluto anche sottolineare che quello conseguito è un traguardo importante, possibile – ha detto - grazie all’impegno degli uffici regionali, ma anche alla collaborazione delle Organizzazioni Professionali e delle Associazioni vitivinicole marchigiane. (e.r.)