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11/07/2001

MAGGIOR SOSTEGNO ALLE COOPERATIVE SOCIALI. UNA PROPOSTA DI LEGGE CHE PUNTA AL MARCHIO DI QUALITA'-MARCHE ANCHE DELL'IMPRESA SOCIALE.

“Puntiamo al marchio di Qualità-Marche anche dell’impresa sociale”. Questo l’obiettivo dichiarato dall’assessore ai Servizi sociali, Marcello Secchiaroli, commentando la proposta di legge che la giunta regionale ha recentemente licenziato e che riscrive la legge regionale 50/95 sulla “Promozione e sviluppo della cooperazione sociale”. Diverse le novità introdotte rispetto alla legge del ‘95, alla luce del nuovo quadro normativo sul welfare, dell’evoluzione del cosiddetto “terzo settore” e delle mutate esigenze nell’erogazione dei servizi alla persona. Il disegno di legge, inviato al Consiglio per l’esame in aula, si basa principalmente sulla promozione della qualità, dei servizi e dell’impresa sociale che li eroga, attraverso l’istituzione di un nucleo di valutazione, una sorta di Authority che avrà il compito di monitorare dal punto di vista qualitativo i servizi offerti dai soggetti operanti nel territorio regionale e creare quindi un sistema di accreditamento delle cooperative sociali. “Si tratta di una proposta di legge – ha spiegato l’assessore Marcello Secchiaroli- che pur riscrivendo la precedente, in sostanza ne amplifica la ratio, ispirata al riconoscimento del valore delle cooperative sociali. La legge 50, infatti, ha avuto il merito di anticipare alcuni temi saliti poi al dibattito nazionale come, per esempio, la selezione dei concorrenti basata sul criterio della qualità e non del massimo ribasso, l’introduzione di un tariffario regionale delle prestazioni dei servizi sociali alla persona, la valorizzazione delle politiche intersettoriali attraverso la determinazione di precise modalità di raccordo con le prestazioni socio-sanitarie assistenziali, la formazione professionale e lo sviluppo occupazionale. Del resto il ruolo politico attivo affidato alla cooperazione sociale dallo stesso Piano regionale- ha aggiunto - attraverso lo strumento della cooprogettazione degli interventi, pone questo soggetto tra i principali per l’attuazione non solo del welfare regionale, ma ormai anche dello sviluppo economico regionale. E’ noto,infatti, che il “terzo settore” porta con sé un indotto notevolissimo in termini occupazionali e quindi occorre promuoverne la crescita e investire in queste forme cooperative anche attraverso agevolazioni fiscali. Per questo, la giunta regionale ha previsto in tale proposta, non solo un maggior sostegno economico – passando da 300 a 500 milioni- destinato alle cooperative che svolgono attività finalizzate all’inserimento lavorativo di persone svantaggiate – ma ha anche agevolazioni fiscali che consisteranno in riduzioni delle aliquote sui tributi di competenza regionale. Ed è intenzione della Regione- ha concluso l’assessore- sostenere il principio della defiscalizzazione delle cooperative sociali, anche a livello nazionale. ” Tra i 10 articoli della nuova legge, anche l’inserimento della norma già prevista dalle leggi di decentramento amministrativo (L.R.10/99) sul trasferimento alle Province della tenuta delle sezioni provinciali dell’Albo regionale delle cooperative sociali. (ad’e)