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05/07/2001

L'AMBASCIATORE TUNISINO INCONTRA AGOSTINI E ROCCHI. RELAZIONI SEMPRE PIU' STRETTE TRA I DUE PAESI.

E’ stato ricevuto dagli assessori Luciano Agostini e Lidio Rocchi, l’ambasciatore tunisino in Italia Mohamed Jegham. Fresco di nomina, solo da due mesi e mezzo a Roma, ha ricoperto diversi incarichi nel suo Paese, più volte nel governo, sindaco e prefetto. Ha scelto le Marche come prima realtà da visitare, visto che esistono già rapporti di collaborazione tra la nostra Regione e la Tunisia, in particolare le zone di Sousse e Sfax:la prima, al centro del Paese, è la più sviluppata dal punto di vista turistico, la seconda, al Sud, si contraddistingue per vivacità in campo culturale. I rapporti sono attivi anche a livello di amministrazioni e di Università. In particolare la Facoltà di Economia e Commercio di Ancona, sta svolgendo, per conto della Regione, un Progetto di internazionalizzazione delle piccole e medie imprese marchigiane in Tunisia. E la spiegazione è presto data: la Tunisia è paese aperto dal punto di vista culturale e sociale e può divenire un ponte per il dialogo con gli altri Paesi arabi e di religione islamica. Inoltre è considerata affidabile dalle stesse Agenzie di valutazione economica, come Moody, Ibca, Standard e Poor’s Dri. Quasi 10 milioni di abitanti, circa l’85% vive in abitazioni di proprietà, un terzo del bilancio è destinato all’istruzione, la metà dei posti nella scuola è riservata alle donne, gli standard di crescita sono paragonabili a quelli europei. Due in particolare le missioni dell’ambasciatore Jegham: la promuovere del suo Paese, anche sotto il profilo turistico (gli italiani la visitano poco, rispetto ad inglesi e tedeschi) e incoraggiare lo spirito di collaborazione. Sono già 500 le imprese italiane che sono presenti in Tunisia, con società anche a capitale misto ed evidentemente c’è un interesse crescente: il rettore Marco Pacetti e il prof. Valeriano Balloni hanno riferito che nel corso del lavoro che stanno svolgendo, hanno incontrato diverse nostre marchigiane interessate ad avere rapporti continuativi con la Tunisia. D’altra parte la stessa Comunità Europea considera l’area del Mediterraneo – e in particolare Tunisia, Marocco ed Egitto – strategica per aumentare le possibilità di sviluppo del nord Africa. E sono diverse le proposte che sono state fatte anche oggi: in particolare in relazione ad agricoltura, pesca e turismo è possibile un’iniziativa volta a far incontrare imprenditori dei due paesi. Agostini ha sottolineato che ormai ci stiamo muovendo nella direzione della “promozione della nostra impresa e non solo del prodotto” e l’assessore Rocchi ha suggerito di programmare uno scambio di giornalisti e di operatori, in modo che le due realtà siano sempre più conosciute nei rispettivi paesi. E intanto il master sulla gestione delle risorse della pesca, primo in Italia e presto attivo per iniziativa dell’Università, riserverà dei posti a giovani laureati tunisini. (e.r.)