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28/06/2001

ASSISTENZA DOMICILIARE PER I MALATI ONCOLOGICI TERMINALI

La Regione Marche stanzia 4 miliardi e 131 milioni per l’assistenza domiciliare dei malati oncologici terminali. Su proposta dell’assessore alla Sanità, Augusto Melappioni, la Giunta regionale ha emanato le “Linee guida” del servizio, che deve garantire una disponibilità medica e infermieristica puntuale (24 ore giornaliere, sette giorni alla settimana), sostegno psicologico al malato e alla famiglia, igiene e cura giornaliera alla persona. L’obiettivo, come spiega Melappioni, è di “avviare un modello assistenziale uniforme, su tutto il territorio regionale, per i malati oncologici terminali”. I fondi stanziati provengono dallo Stato, che ha ripartito, tra le Regioni, i 150 miliardi disponibili per l’assistenza “palliativa”. Le somme assegnate alle singole Asl tengono conto del costo medio giornaliero per l’assistenza domiciliare, delle giornate complessive assicurate, della popolazione residente. Il programma nazionale prevede un’articolata rete di sostegno ai malati terminali, comprensiva dell’assistenza domiciliare. “Quella al paziente oncologico – sottolinea l’assessore Melappioni – presuppone un piano personalizzato che non faccia perdere al paziente i suoi punti di riferimento e la continuità assistenziale ricevuta nelle strutture ospedaliere”. Le Linee giuda della Regione individuano i criteri per avviare l’assistenza domiciliare (tra i quali, un’aspettativa di vita non superiore a tre mesi, degenza in ospedale inutile o dannosa dal punto di vista psicologico, non autosufficienza del paziente o comunque impossibilità a raggiungere agevolmente i luoghi di cura, desiderio del malato e dei familiari di continuare le cure a domicilio), il modello organizzativo (quello approvato dalla Giunta nel marzo 2001), gli standard assistenziali minimi. Prevedono anche la possibilità di coinvolgere le organizzazioni no-profit e stabilisce che il personale da inserire “nella rete dei servizi extraospedalieri oncologici debba aver partecipato a corsi di formazione e aggiornamento professionale accreditati dal ministero della Sanità”. In Italia i tumori rappresentano circa il 30 per cento delle cause di morte. È possibile stimare in circa 270 mila i nuovi casi diagnosticati e in circa 1 milione e 400 mila i pazienti con tumore. La sopravvivenza, a cinque anni dall’insorgere della malattia, per l’insieme dei tumori maligni, è al 40 per cento. Nelle Marche ogni anno muoiono per cancro 4 mila persone. Di queste, il 20 per cento può essere assistito a domicilio nella fase avanzata.