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27/06/2001

FERMO BIOLOGICO. LE MARCHE SI PRESENTANO AL PARLAMENTINO CON UNA LORO PROPOSTA. INTERRUZIONE DAL 20 AGOSTO AL 20 SETTEMBRE PIU’ ALTRI GIORNI AGGIUNTIVI

La proposta marchigiana per il fermo biologico per l’anno in corso è diventata oggetto di un atto assunto dalla giunta e già inoltrato al Ministero competente. Infatti sarà presto convocata l’apposita riunione del Parlamentino della Pesca con il neo Ministro Gianni Alemanno. Le Marche si presentano forti all’appuntamento, visto che sono in grado di portare una proposta unitaria, frutto di una sintesi di un apposito gruppo di lavoro “ad hoc”, voluto fermamente dall’assessorato pesca, alla quale hanno partecipato i rappresentanti della ricerca CNR-Irpem di Ancona e delle Associazioni di categoria. “Abbiamo voluto ribaltare lo stile fino ad ora utilizzato – ha detto l’assessore Luciano Agostini – non ha alcun senso calare sulle Regioni decisioni romane, non è questo il nuovo federalismo. Quindi, facciamo una proposta per il 2001, che vogliamo venga presa in considerazione, anche se ci rendiamo conto dei tempi strettissimi.” Infatti la formazione del nuovo governo ha fatto slittare la discussione in sede di Parlamentino. Agostini ha sottolineato che il raccordo tra tutti i soggetti interessati è stato molto utile e fornisce le premesse per la definizione, questa volta “per tempo”, del fermo dell’anno prossimo, in quanto è indispensabile che l’attività di pesca e tutte quelle ad essa connesse non vengano messe in discussione da provvedimenti che non aiutano le risorse del mare e, al contrario, sono negative per la nostra economia. Di seguito si fornisce una sintesi della proposta che è stata inoltrata. Il fermo temporaneo di pesca, per l’anno 2001, e per fascia del Medio Adriatico - compartimenti da Pescara a Pesaro, compresi - va dal 20 agosto al 20 settembre. La pesca con reti a strascico e con reti da traino pelagico va vietata in tutte le aree italiane nei giorni di sabato, domenica e festivi. I singoli compartimenti devono, per i motopescherecci muniti di licenza a strascico, scegliere delle giornate di fermo mensile aggiuntive a quelle di divieto, giorni nei quali i motopescherecci dovranno trovarsi in porto, con consegna dei documenti in Capitaneria. I giorni di fermo supplementare, per il 2001, riguardano il periodo che va dal luglio fino alla fine dell’anno: la proposta è di utilizzare la giornata del venerdì. Per la pesca dei piccoli pelagici, le imbarcazioni con l’attrezzo a circuizione e con l’attrezzo a volante dovranno scegliere, nei 10 giorni precedenti l’avvio del fermo, quale sistema intendono adottare nel corso del periodo successivo alla ripresa della attività di pesca fino al 31 gennaio 2002, al fine di evitare cambi di attrezzi elusivi del blocco dell’attività di pesca. E’ fatto divieto, per le barche di altri compartimenti marittimi non in fermo, pescare nella zona antistante i compartimenti in fermo, fino ad una distanza di 20 miglia dalla battigia (costa). Nella proposta si ribadisce che, per un efficace controllo della flotta, è necessario applicare il sistema satellitare a tutti i segmenti della flotta a traino (anche quelli attualmente non ricompresi dalla normativa U.E.) senza limitazioni di lunghezza e di abilitazione. Così come è indispensabile, viene detto, ancora prima della applicazione del sistema satellitare (blu-box), rivedere la normativa sulle abilitazioni di pesca per permettere ad un mare “chiuso” come l’Adriatico di avere una diversa considerazione ed applicazione della normativa sulle dotazioni di bordo per l’estensione della abilitazione di pesca. (e.r.)