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27/06/2001

COMITATO REGIONALE RADIOTELEVISIVO: IL NUOVO SITO INTERNET, PORTA APERTA AL MONDO DELLA COMUNICAZIONE

E’ stato presentato oggi in Regione, nel corso di una conferenza stampa, il sito internet del Comitato regionale radotelevisivo: “uno degli obiettivi programmatici che il Co.re.rat, insediatosi 9 mesi fa, si era proposto di realizzare”, ha detto il presidente Mariano Guzzini. Il sito telematico che è per ora consultabile dalla home page del sito istituzionale della Regione Marche, ma che dalla prossima settimana sarà direttamente navigabile su www.corerat.marche.it, è stato realizzato dalla società Medialab di Grottammare, in collaborazione con il Servizio Informatica della Regione. Il sito è articolato in tre sezioni: una “topic area” con le informazioni in primo piano, gli atti del Comitato, le normative regionali e nazionali, una biblioteca con testi sul mondo della comunicazione; una sezione dedicata ai collegamenti a vari siti e ai Comitati radiotelevisivi italiani, l’elenco dei periodici, delle radio e delle televisioni regionali e una sezione di servizio con la possibilità di iscrizione alle “news letter” e un forum aperto al dibattito e ai suggerimenti, oltre ad una sezione di ricerca per argomenti. Un sito molto fruibile e di facile navigazione, oltre che agevolmente aggiornabile, che attraverso una chiara “geografia” permette di tornare da qualsiasi pagina alle varie sezioni e di visualizzare la pagina in corso. Intervenendo alla conferenza stampa, il dirigente del Servizio regionale Informatica, ing. Lucio Forastieri ha tracciato una panoramica di quella che è la realtà online nelle Marche e delle metodologie usate per creare siti internet, in particolare nella rete della Pubblica Amministrazione. “Una realtà in costante crescita- ha detto Forastieri - le Marche sono tra le regioni più prolifiche nella produzione di siti internet e l’Italia centrale ha superato ormai le regioni del Nord-est nello sviluppo della rete telematica (nelle Marche l’utilizzo di internet nella fascia d’età tra i 15 e i 35 anni supera il 50%). Il Servizio Informatica ha vari strumenti di monitoraggio dei flussi che ci fanno conoscere i dati di accesso ai siti della Regione: circa 10 mila al giorno (15-20 mila pagine scaricate al giorno) e non solo dalle Marche, ma il 50% si collega dall’America attraverso AOL (America On Line); i siti più visitati sono, inaspettatamente, il Bollettino Ufficiale della Regione e naturalmente il sito del Turismo con 1500 accessi al giorno. Per il futuro, la Regione sta costruendo un sito internazionale in cinque lingue, compreso il russo (già attivo in inglese) www.marcheworldwide.org e sta rinnovando nei contenuti il motore di ricerca regionale, Zibaldone. Anche nel campo occupazionale, la new economy marchigiana è una realtà:. solo nell’Anconetano si contano più di sette mila addetti nel settore e in particolare al mondo della comunicazione in rete. (ad’e). INTEVENTO INTRODUTTIVO DEL PRESIDENTE DEL CORERAT MARCHE, MARIANO GUZZINI: Entro novanta giorni dal 27 marzo 2001 deve essere insediato il Corecom, vale a dire entro il 19 luglio prossimo. Già oggi il Corerat in quanto tale non esiste più, ma – in base alle norme transitorie della legge numero 8/2001 - esso svolge azione di supplenza, dopo aver verificato che i suoi membri non versino nelle condizioni di incompatibilità previste dalla medesima l.r. 8/2001. La cautela manifestata dal legislatore regionale è stata giudiziosamente realistica. Se non si fosse rinnovato il Corerat in attesa del Corecom, non sarebbe stato possibile svolgere una serie di funzioni collegate alla legge nazionale e regionale sulle comunicazioni, comprese quelle relative al corretto svolgimento delle campagne elettorali amministrative e politiche. Il vecchio Corerat ancora in carica per avviare i motori del nuovo Corecom oggi presenta uno strumento importante per fare sempre meglio comunicazione nelle Marche: il sito telematico. Era uno dei punti qualificanti del programma sulla base del quale sono stato eletto Presidente, circa nove mesi fa. Ma soprattutto è una porta aperta sulla società marchigiana attraverso la quale potremo tutti interloquire, confrontarci e darci una rinnovata immagine comune. Nei nove mesi di esistenza del Corerat da me presieduto, oltre a dotarci di nuovi locali e ad aumentare la dotazione di personale (due passi avanti innegabili, ancorché assolutamente insufficienti) abbiamo collegialmente, e sempre a voti unanimi, aperto un nuovo dialogo con la Sede Rai, sperimentando nuove tribune politiche regionali che abbiamo provveduto a monitorare con l''aiuto di un gruppo di esperti dell''Università di Macerata, che ci ha fornito dati ed osservazioni consegnatici il 19 dicembre 2000, sulla base delle quali abbiamo aperto un primissimo confronto con la Sede Rai che non potrà che continuare allo scopo di rendere sempre meno infrequentabili gli appuntamenti politici previsti dalla programmazione Rai. Sul versante dell''emittenza privata abbiamo espresso parere favorevole al progetto di comunicazione predisposto dal Consiglio regionale, e stiamo svolgendo la nostra funzione di istruttori della pratica per l''assegnazione dei contributi previsti dalla legge regionale 51/97. La quale legge ci ha consentito di elaborare (in collaborazione con l''ufficio stampa della Giunta regionale) criteri in parte rinnovati, all''interno di una ipotesi più ampia e generale di riforma della comunicazione marchigiana. Un contributo serio e pregevole ci è venuto anche in questo caso dal gruppo di studio dell''Università di Macerata che ha provveduto a monitorare le radio e le televisioni che hanno fatto domanda per avere contributi. Restando nel capitolo di attenzione dedicato agli studi, ricordo il "breve viaggio nelle Marche della tv, con appendice sui programmi detti di accesso" consegnata al Corerat il 19 dicembre 2000; ed il monitoraggio sulle emittenti televisive marchigiane effettuato nel corso dell''ultima campagna elettorale politica ed amministrativa, consegnato il 5 giugno 2001. Presto, non appena avremo risolto alcuni modesti problemi relativi alla privacy, o alla possibile turbativa involontaria e preterintenzionale delle quotazioni pubblicitarie, metteremo in rete tutti questi studi, assieme alla nostra posizione, quando è stata espressa, affinché non restino sepolti negli archivi, ma svolgano una azione positiva, di avvio di un dialogo tra addetti ai lavori fino a rendere inevitabile e molto ricca di spunti e di obbiettivi una conferenza regionale sui problemi della comunicazione, a nostro avviso utile e necessaria per chiarire la reale condizione del sistema radiotelevisivo pubblico e privato nella regione, nonché dell''editoria giornalistica e di quella telematica. A proposito di quest''ultima (che ci riporta pienamente alla occasione della presentazione del sito web) vanno dette almeno tre cose: 1. il nostro sito, la nostra "porta aperta", è parte integrante di una politica e di una serie di importanti realizzazioni che la Regione Marche porta avanti, e che l''ing. Forastieri governa con mano ferma e grande competenza. A lui rimando per questa parte della questione, non senza ringraziarlo per la disponibilità totale con la quale ha collaborato e collabora con noi. 2. Una ricerca che sta per partire e che affideremo all''Università di Camerino riguarderà proprio l''utilizzo di internet quale strumento di informazione per le Marche. Vogliamo conoscere tutti i siti che nella nostra regione fanno informazione. E vogliamo che l''università ci definisca una ipotesi di standard informativo di comunicazione che potremmo associare a procedure di accertamento del sistema utilizzato dal soggetto che produce informazione, per arrivare ad una valutazione degli standard e delle procedure di accertamento. Come ultimo stadio della ricerca chiediamo di predisporre strumentazioni per l''eventuale controllo automatico di conformità rispetto agli standard di chi fa informazione nelle Marche utilizzando internet. 3. Detto questo sul versante del monitoraggio, avanzo una proposta sul versante della collaborazione istituzionale. Già oggi la biblioteca del Consiglio regionale raccoglie in un settore dedicato all''editoria giornalistica quasi tutte le testate che si pubblicano nella nostra regione. Sarebbe possibile valorizzare la ricchezza di energie giornalistiche che si esprimono nei molti fogli cittadini offrendo ad esse l''opportunità di figurare in una antologia telematica che potrebbe essere contenuta nel nostro sito. Sarebbe su scala minore, locale e regionale, qualcosa di simile al "supergiornale" che il settimanale "Internazionale" diretto da Giovanni De Mauro mette in rete nel sito www.supergiornale.it. Il nostro potrebbe essere "supertestata" o quant''altro produrrà la fantasia di chi vorrà davvero sviluppare questo progetto, che in questa sede uso per chiarire la mia idea di portale di servizio del sito che presentiamo. Molto resterebbe da dire, se si volesse cogliere l''occasione della presentazione del portale e del sito internet per fare opera di informazione sul ruolo dei Corerat e dei Corecom, sul processo di riforma del sistema delle comunicazioni marchigiane, e delle linee di tendenza del lavoro che a nostro avviso potrebbe e dovrebbe essere svolto. Prima del suo definitivo superamento, il Corerat presenterà una relazione, alla quale stiamo lavorando e che è praticamente pronta, che si intitolerà "relazione finale sull''attività del Corerat insediato nell''ottobre 2000". Quel documento sarà pubblico, nel senso che sarà inserito sul sito internet, ma sarà anche interno e ufficiale, in quanto elaborato sulla base di precise disposizioni di legge. Chi avesse curiosità di qualsivoglia natura sui Corerat e sui Corecom, come pure sul ruolo delle regioni nell''evoluzione del sistema delle comunicazioni e dell''informazione, potrà chiedere spiegazioni nel corso della conferenza stampa (nel qual caso non mi sarà difficile rispondere tenendo presenti gli appunti preparatori già predisposti in vista della stesura della "relazione finale") oppure potrà aspettare la suddetta relazione, che in forma più dettagliata e completa segnerà il momento di passaggio da un ruolo delle regioni ad un altro.