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21/06/2001

RIUNIONE PATTO PER LO SVILUPPO, RIPRENDE IL CONFRONTO. D'AMBROSIO: VA TENUTO CONTO CHE E' CAMBIATO IL CONTESTO.

Rilancio del Patto per lo sviluppo, è questo lo spirito con cui il presidente Vito D’Ambrosio ha aperto la riunione del Tavolo con tutti i soggetti che, nel settembre di due anni fa, hanno firmato un documento con il quale si esprime un nuovo metodo di programmazione, fondato sulla concertazione tra soggetti istituzionali e funzionali per assicurare uno sviluppo che sia insieme economico, produttivo e sociale. Le Marche sono state la seconda Regione a darsi questo strumento di lavoro, che punta essenzialmente su quattro programmi: politiche del lavoro e della formazione, politiche per le attività produttive e le reti infrastrutturali, riorientamento del welfare. E’ necessario riprendere il cammino iniziato nel ’99 – ha esordito D’Ambrosio, che era affiancato dal vice-presidente Gian Mario Spacca, dagli assessori Luciano Agostini, Roberto Ottaviani e Carmela Mattei – perchè una serie di impegni sono già stati presi e l’80 per cento delle prospettive previste dal Patto rispettate, ma certo non si può non tenere conto del fatto “che il contesto è cambiato”. Sono diverse le distribuzioni di funzioni e responsabilità tra i livelli istituzionali, abbiamo imboccato la strada del federalismo, ma non ancora quello fiscale, non possiamo non considerare che siamo costretti ad operare con risorse che sono decrescenti e, sul bilancio regionale, la spesa sanitaria influisce per circa l’85 per cento. Un problema – ha sottolineato – che non riguarda solo le Marche, ma tutte le Regioni, e comunque ci obbliga ad una riflessione ampia. La nostra sanità funziona, lo ha riconosciuto l’ISTAT, così come i dati di altri settori, l’ultimo quello sull’export, ma anche sul tasso di occupazione, ci inducono all’ottimismo, ciò nonostante ci sono problemi vecchi che dobbiamo affrontare in “maniera nuova”. Un esempio per tutti: l’invecchiamento della popolazione ci induce a considerare diversamente il pianeta anziani. Nella sostanza vanno evitate “logiche ragionieristiche”, ecco perchè, ha detto D’Ambrosio, era comunque necessario la ripresa del confronto con tutti. In attesa di capire come il nuovo Governo intende posizionarsi su una serie di temi: la redistribuzione delle risorse, la sanità e tutte le problematiche dell’Intesa istituzionale di Programma, che riassume gli interventi per le zone terremotate e una fetta importante del “pacchetto infrastrutture”. Un taglio assolutamente politico quello del presidente, che ha detto, rispondendo ai molti interventi che gli chiedevano di entrare nel merito delle diverse problematiche, che il confronto riprende comunque sui tavoli tecnici, dove verranno affrontati, con i singoli assessori e dirigenti, i temi specifici per realizzare quello che si può definire un Patto per la legislatura. Tenendo conto, ha precisato, che l’impegno di tutti deve essere quello della migliore allocazione delle risorse, considerando anche quelle comunitarie, su cui insistono singoli programmi che sono qualificanti per la Regione. Nel giro di un paio di giorni, ai componenti del Tavolo, verrà inviato un documento dettagliato che si presenta come una disamina di tutto quello che è stato fatto dai Servizi della Regione in attuazione del Patto stesso. (e.r.)