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Per l’istituzione della riserva naturale Oasi di Ripa Bianca, che si estende nello iesino a margine della superstrada per Ancona, l’assessore regionale all’Ambiente Roberto Ottaviani, ha inviato all’esame della quarta Commissione consiliare il documento d’indirizzo e la proposta di perimetrazione.
E’ un passaggio indispensabile, anche se non definitivo.
L’attuale, infatti, è una fase intermedia, ma obbligatoria che, una volta superata, consentirà di predisporre la proposta di atto istitutivo della riserva.
Motivo per cui l’assessore Ottaviani ha operato con sollecitudine per arrivare entro la fine dell’anno al completamento delle fasi procedurali, considerando che già sono stati previsti gli stanziamenti a bilancio.
Ripa Bianca è la prima riserva naturale a carattere regionale; le altre sono nazionali pur avendo il riconoscimento regionale e fruendo delle politiche della Regione.
E’ opportuno sottolineare, inoltre, che si tratta di una riserva ‘generale orientata’: nel gergo tecnico, significa che non prevede la totale eliminazione delle attività produttive, bensì una loro regolamentazione. Per l’attività agricola o estrattiva, ad esempio, esistono già regole di salvaguardia ambientale, essendo un sito di importanza comunitaria ed una zona a protezione speciale sottoposta alle direttive comunitarie ‘habitat’ e ‘uccelli’.
Le iniziative per le aree protette attuate sono uno degli aspetti di politica ambientale più qualificanti sviluppati negli ultimi anni dalla Regione. La superficie regionale coperta da parchi e riserve, infatti, supererà il 9% di quella complessiva con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del decreto per la Riserva della Gola del Furlo che si auspica di prossima realizzazione.
E’ un risultato molto vicino agli obiettivi posti a livello nazionale dal Decreto Ronchi. Con la riserva di Ripa Bianca la meta sarà ancor più a portata di mano, ponendo le Marche in linea con i migliori standard europei. (fb)
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