Text/HTML

Call us now
+123 456 7890
08/06/2001

POLITICHE GIOVANILI: UN MILIARDO E OTTOCENTO MILIONI PER PROMUOVERE L'AGGREGAZIONE SOCIALE

Promuovere forme associative e momenti di aggregazione tra i giovani, in modo da favorirne il benessere e prevenire l’insorgere di fenomeni di emarginazione o di devianza. Questo, in sintesi, lo scopo del Piano 2001 degli interventi di promozione e di coordinamento delle politiche in favore dei giovani e degli adolescenti, approvato dalla Giunta regionale, su iniziativa dell’assessore Marcello Secchiaroli. Il Piano - stralciato dal programma triennale predisposto dalla legge regionale n. 46 del ’95 ma non ancora operativo - stabilisce gli indirizzi per gli interventi a favore dei giovani, i criteri di ripartizione del fondo e gli strumenti per il monitoraggio della spesa. La dotazione finanziaria è di 1 miliardo e 800 milioni di lire; i soggetti beneficiari sono le amministrazioni provinciali, cui spetta il compito di valutare e ammettere al finanziamento i progetti a sostegno dei centri di aggregazione e dei servizi di informazione e orientamento (InformaGiovani) presentati dai Comuni, singoli o associati, e dalle Comunità montane. Previsti anche contributi per progetti proposti e gestiti direttamente dai giovani e per attività di aggiornamento e formazione degli operatori. Il fondo regionale è ripartito tra le amministrazioni provinciali in base alla percentuale di giovani di età compresa tra i 16 e i 29 anni rilevata dall’Istat al 1° gennaio ’99 in ciascun ambito territoriale: L. 548.820.000 alla Provincia di Ancona, che con 78.746 unità ha la maggiore percentuale di giovani; L. 455.220.000 alla Provincia di Ascoli Piceno (65.326); L. 431.200.000 alla Provincia di Pesaro-Urbino (61.877); L. 364.680.000 alla Provincia di Macerata (52.341). Al finanziamento dei progetti partecipano anche i Comuni e le Comunità montane. Nel caso di progetti comunali, la quota di finanziamento del Comune, comprensiva anche delle risorse dei privati, delle Fondazioni e di altri soggetti, non può essere inferiore al 40 per cento della spesa per ogni singolo progetto. Per progetti intercomunali, la quota minima a carico degli enti locali scende al 20 per cento; per ogni singolo intervento è, inoltre, prevista un spesa massima di 40 milioni, elevabile a 60 milioni per progetti presentati dalle associazioni dei Comuni. I progetti dovranno pervenire entro il 15 luglio 2001 alle amministrazioni provinciali competenti, che saranno anche chiamate a individuare risorse proprie aggiuntive, rispetto a quelle regionali e comunali, nella misura di almeno il 10 per cento (180 milioni) del finanziamento regionale. Un ulteriore contributo di 200 milioni di lire è destinato a cofinanziare progetti di scambi giovanili internazionali, esigenze straordinarie e interventi di rilievo regionale. Per usufruire dei contributi, le Province dovranno inviare alla Giunta regionale una relazione dettagliata sull’utilizzo dei fondi. Anche i soggetti che realizzeranno i progetti saranno obbligati a certificare le spese sostenute.