Un nuovo tracciato della Statale 77 è stato individuato per il tratto Muccia-Colfiorito: 18 chilometri e mezzo, lasciando il vecchio percorso della Statale a servizio dei centri urbani. Questo il criterio base adottato nei progetti preliminari del tratto marchigiano –umbro della Statale 77, presentati ieri in una riunione dai progettisti dell’ANAS dei due Compartimenti regionali ai tecnici di Marche e Umbria. Un incontro congiunto proprio perché la riunione è servita, oltre che a verificare procedure e valutare le scelte, anche a delineare gli elementi progettuali comuni ai tratti delle due regioni al fine di omogeneizzare il più possibile l’intero percorso che da Muccia porterà a Foligno. E’ probabile, infatti, che si arriverà alla progettazione definitiva unitaria anche sotto il profilo dell’impatto ambientale.
“Un importante passo avanti per il rilancio di quell’area della nostra regione- ha affermato il presidente della giunta regionale Vito D’Ambrosio - che non solo è stata storicamente penalizzata dal punto di vista delle infrastrutture viarie, ma che ha subito anche un grosso contraccolpo con il sisma del 97. Si tratta dell’ultimo adempimento da parte della Regione relativamente all’Accordo istituzionale di programma per le infrastrutture viarie delle zone colpite, dopo la Statale 76 in fase di realizzazione e la Pedemontana, per la quale si sta effettuando in questi giorni la gara europea per la progettazione. Non ultimo per importanza, va anche sottolineato che il nuovo tracciato permetterà di sanare un’inadeguatezza, anche questa storica, che il sisma aveva ulteriormente evidenziato e cioè il collegamento viario con la vicina Umbria. L’aver individuato un tracciato che tiene conto delle esigenze del territorio – ha concluso D’Ambrosio- significa ora impegnarsi anche per reperire i fondi necessari. La Regione Marche farà il massimo sforzo per sensibilizzare il Governo nazionale sulla realizzazione di queste opere che prevedono oneri notevoli ed occorrerà mobilitare tutti i parlamentari marchigiani in un impegno comune per assicurare alle popolazioni colpite uno strumento fondamentale per uscire da un isolamento durato troppo a lungo. Questo nuovo tracciato costituisce infatti un fattore importante per accelerare i processi di sviluppo per i quali la Regione e gli enti locali sono impegnati, come ad esempio i Patti territoriali per lo sviluppo e i Programmi europei. ”
Il tratto marchigiano della nuova SS77 va da Muccia – ( con innesto alla SS 209 di bivio Maddalena con la Pedemontana) a Bavareto -Serravalle di Chienti—Castello di Serravalle e prosegue fino alle Piane di Colfiorito. Il Compartimento ANAS delle Marche, che ha presentato il progetto preliminare nei tempi stabiliti, ha previsto un tratto scorrevole e lineare, un unico tracciato, completo, senza varianti parziali, molto attento dal punto di vista dell’impatto ambientale con particolari accorgimenti soprattutto in prossimità di Colfiorito. Il tratto umbro prevede 23 chilometri di tracciato da Colfiorito a Foligno, un po’ più vicino al tratto preesistente, il che comporterà minore linearità del tracciato e quindi minori costi. Per il tratto marchigiano che, come accennato, si innesterà anche con la Pedemontana e prevede diverse opere (numerose gallerie e viadotti ) il costo per la realizzazione è stato calcolato in circa 900 miliardi a carico dei fondi ANAS, mentre per il tratto umbro sono previsti 350 miliardi. (ad’e)
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