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23/05/2001

RICORDATI I MESTIERI CHE RISCHIANO DI SCOMPARIRE. LA C.A.S.A. DONA UN QUADRO ALLA REGIONE. SPACCA: DOBBIAMO AL LAVORO DEGLI ARTIGIANI LA CRESCITA DELLE MARCHE.

“E’ significativo che nel trentennale dello Statuto regionale si sia trovato spazio per una cerimonia come questa”- così il vice-presidente Gian Mario Spacca ha commentato la consegna di un quadro alla Regione da parte dell’associazione C.A.S.A.-Artigianato Metaurense – “ci ricorda che alla base della nascita della Regione c’è un patto di collaborazione con la categoria artigiana.” Il quadro, di grandi dimensioni, raffigura dei ramai al lavoro, uno dei tanti mestieri che rischiano di scomparire. E proprio su queste attività si è voluto richiamare l’attenzione, per ricordare che le Marche non sono più quelle di 30 anni fa, soprattutto grazie all’artigianato, a quella rete di attività radicate nel territorio, che nel tempo si sono trasformate e evolute e hanno portato “una crescita economica impetuosa”. Insomma, “un omaggio al Lavoro, il fattore che è il vero artefice del modello marchigiano”, ha detto Spacca. E’ quindi giusto, che accanto all’artigianato della meccanica, della calzatura e del mobile, settori di punta che portano le Marche in tutto il mondo, si omaggi anche questo artigianato – liutai, ramai, carbonai, ebanisti, sarti…- che non deve scomparire perché rappresenta un patrimonio in termini di tradizione e di lavoro. A consegnare il quadro, che rimarrà esposto nella sala delle riunioni del Palazzo della giunta, il segretario della CASA Alberto Iacucci, accompagnato dal presidente Evandro Aiudi e dall’intero direttivo. L’associazione artigiana promuove ogni anno una Rassegna, che porta proprio il titolo “I mestieri che scompaiono”: l’iniziativa si tiene a Fano nel corso del periodo estivo. (e.r.)