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12/05/2001

D’AMBROSIO: LA SANITA’ MARCHIGIANA E’ DI QUALITA’ E DIFFUSA SUL TERRITORIO.

“L’indagine condotta dall’Istat in collaborazione con i medici internisti sulla salute e la sanità nelle regioni italiane assegna alle Marche il primato nazionale insieme all’Umbria. Dal sondaggio emerge che la salute dei marchigiani è buona e che la sanità è ben distribuita sul territorio con un’offerta di prestazioni di qualità. Dopo i riconoscimenti sui servizi pubblici efficienti, sui buoni rapporti con il pubblico, sulla più alta speranza di vita (età media), sul mare pulito e sulle performance dell’economia marchigiana, giunge ora anche questo giudizio positivo sulla sanità regionale che conferma come al centro del modello marchigiano vi sia un elevato standard di qualità di vita. Peraltro diverse indagini degli ultimi anni condotte da qualificati istituti nazionali (Censis, Tagliacarne, ed altri) hanno collocato le Marche sempre ai vertici del Paese negli indici di qualità della vita. Gli ultimi riconoscimenti su salute e sanità non possono che far piacere al governo regionale, impegnato in questi anni a costruire un sistema sanitario strettamente collegato ai bisogni e alle domande dei cittadini. Un progetto di questa natura è costoso, ma la qualità, la diffusione e l’eccellenza hanno ovviamente un prezzo. Le Marche insieme alle altre regioni si sono battute col governo per aumentare il fondo sanitario nazionale, in passato largamente sottostimato, per le ragioni che l’indagine stessa ha messo in rilievo. Vi è, infatti, sia una forte richiesta di prestazioni (visite, analisi, ricoveri, ecc.) che di presenza di strutture nel territorio. E l’attuale sistema sanitario marchigiano, pur con lacune da colmare e progressi da compiere, offre queste risposte e dà garanzie accettabili agli utenti. In questi anni quella che sembrava una eccessiva domanda di prestazioni era, in realtà, più semplicemente, una politica di prevenzione sviluppata dagli stessi cittadini. Per tali ragioni, il governo regionale è impegnato a razionalizzare la gestione della sanità e a combattere gli sprechi, ma non è certo disponibile a tagliare in modo scriteriato le prestazioni e la qualità dei servizi. Il diritto alla salute è garantito dalla Costituzione e la Regione non verrà meno al dovere di assicurarlo in maniera efficiente ed uniforme su tutto il territorio marchigiano.”