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11/05/2001

ELETTROSMOG, PROVVEDIMENTO DEL MINISTERO PER LE MARCHE. L’ASSESSORE REGIONALE ROBERTO OTTAVIANI CHIARISCE LA SITUAZIONE

“Sul provvedimento del Ministro per l’Ambiente, Willer Bordon, relativamente ai siti segnalati per l’inquinamento elettromagnetico nelle Marche, occorre riportare la questione nelle giuste dimensioni.” A chiarire la situazione, l’assessore regionale all’ambiente Roberto Ottaviani. “A tal riguardo va precisato che i dati in possesso del ministero dell’Ambiente, da cui risultano 14 siti “fuorilegge” nelle Marche, risalgono ad un periodo che va dal 1990 al 2000 e non corrispondono più alla situazione reale. Ne è prova il fatto che l’elenco del ministero comprende anche il sito di Castelbellino ove il problema da tempo è stato radicalmente risolto con la rimozione dell’antenna. Gli interventi da parte dell’ARPAM (Agenzia Regionale Protezione Ambiente) hanno in questi anni notevolmente ridimensionato la situazione. Rimane il problema di Cingoli, per cui è giunta la diffida da parte del ministero, dove i valori rilevati dall’ARPAM superano i limiti di legge solo in alcuni punti vicinissimi ad un’antenna-radio. Va anche ribadito che il sindaco di Cingoli, Leonardo Lippi, ha tempestivamente adottato, già nel novembre 2000, le procedure per avviare un risanamento dell’area, facendo presente, in quella data, al Ministero delle Comunicazioni la situazione, di essere pronto ad emettere le ordinanze per far rientrare le emissioni dell’impianto nei limiti di legge e chiedendone l’intervento e le verifiche che a tutt’oggi ancora sta attendendo. E’, quindi, importante sottolineare che se inadempienze ci sono state, non sono certo addebitabili né alla Regione, né al Comune di Cingoli. Vorrei infine tranquillizzare la popolazione sul fatto che la situazione dell’inquinamento elettromagnetico nelle Marche è sotto controllo. Da tempo sono stati effettuati interventi per riportare nei limiti di legge le situazioni non ad essa conformi e l’Arpam effettua un’attività di monitoraggio costante e puntuale dei siti.” (ad’e)