“Nel momento in cui è alta nel Paese la polemica sulla spesa sanitaria delle Regioni, le Marche si sono aggiudicate il primo premio su un Progetto che punta alla qualificazione e ottimizzazione dei servizi, con ovvi risultati sul fronte degli utenti e della stessa spesa.” Così il presidente Vito D’Ambrosio e l’assessore Augusto Melappioni hanno commentato il Primo Premio assoluto – ex aequo con il Piemonte (ASL 3 di Torino) – assegnato alla Regione Marche, all’interno dell’edizione 2001 del Forum della Pubblica Amministrazione, che si sta svolgendo in questi giorni a Roma.
“E’ importante che l’attenzione si concentri anche sugli aspetti innovativi che si riescono ad attivare. Possiamo considerarlo un caso di ‘buonasanità’ “, ha ribadito Melappioni, che ha sottolineato come non si possa pensare di risolvere “con interventi miracolosi” la situazione ereditata nella Sanità che, invece, richiede “programmazione, metodo e investimenti coraggiosi per cambiare.”
Un risultato significativo quello marchigiano se si pensa, che solo nel settore Sanità, le Regioni hanno presentato complessivamente 350 Progetti, la maggior parte incentrati su situazioni ritenute di eccellenza per le esperienze innovative nella gestione ed erogazione dei servizi sanitari ai cittadini: sono degli assessorati regionali, delle singole ASL o, come nel caso delle Marche, dell’Agenzia regionale Sanitaria. Infatti “Evidence-based medicine e profili di assistenza: strumenti di integrazione e di innovazione organizzativa, di miglioramento dell’efficacia e di razionalizzazione della spesa” - questo il nome del Progetto - è stato proposto dal prof. Francesco Di Stanislao, direttore generale dell’Agenzia, struttura che l’ha impostato e lo sta realizzando, essendo lo stesso Progetto previsto nel Piano Sanitario regionale.
Il paziente, attraverso la creazione di una sorta di “vademecum”, viene accompagnato in tutti gli aspetti del suo percorso all’interno delle strutture sanitarie pubbliche, dalla prima valutazione della malattia, agli esami diagnostici, dalle consulenze e visite specialistiche, agli eventuali ricoveri, insomma si effettua la pianificazione dei vari momenti. Elementi qualificanti dell’intero percorso sono il coinvolgimento di tutti gli operatori (medici, infermieri, tecnici, amministrativi e, in alcuni casi, degli stessi cittadini), lo snellimento delle procedure, la riduzione dei tempi, l’educazione e il sostegno ai malati e ai loro familiari: il risultato finale è quindi la semplificazione della vita degli utenti e una nuova attenzione dedicata al Malato.
I “profili di assistenza” superano i semplici protocolli diagnostici-terapeutici, che si limitano a indicare le singole risposte a specifiche patologie, per andare oltre e affrontare anche le questioni più strettamente organizzative e gestionali, per definire – dice il Progetto – “la migliore sequenza di azioni, nel tempo ottimale, degli interventi rivolti a target specifici di pazienti”, insomma, un’impostazione – dice Di Stanislao – “che attraversa trasversalmente i reparti e i servizi ospedalieri, rompendo le logiche settoriali e unificando gli interventi ospedalieri con quelli sul territorio.”
Il Progetto parte nel 1999 e, ad oggi, sono stati individuati i “profili assistenziali” personalizzati per gruppi di patologie - oncologiche, diabete, ipertensione, cardiopatologie, disturbi psicotici…(vedi Allegato)- operazione che consente di “vedere, quindi valutare e correggere” quelle che sono le differenze nell’erogazione di servizi uguali, prestazioni che sono diverse da una struttura sanitaria all’altra, problemi che vanno corretti per migliorare, anche in termini di economicità le stesse prestazioni.
Già a partire dal 1999 la Regione ha assegnato una quota del bilancio ai “profili di assistenza”, circa 5 miliardi, a cui hanno aggiunto risorse anche le singole ASL: fondi che sono serviti anche per organizzare iniziative di formazione specifiche - si parte nel ’99 con 5 corsi per 200 operatori - per il management delle ASL, gli specialisti e gli operatori in genere.
Sintetizzando, si può dire che i vantaggi che si attendono dalla realizzazione del Progetto sono:
· l’erogazione di un’assistenza più conforme alle aspettative degli utenti,
· un’assistenza che sceglie gli interventi più efficaci, utilizzando il livello più avanzato delle conoscenze scientifiche (evidence-based medicine),
· l’integrazione tra discipline e professioni,
· il progressivo superamento della eccessiva variabilità” tra prestazioni offerte su casi simili,
· la razionalizzazione delle risorse e quindi il possibile superamento di situazioni diseconomiche. (e.r.)
I “profili di assistenza” a cui lavorano ASL e Aziende ospedaliere
AZIENDE SANITARIE LOCALI
PESARO-URBINO
ASL 1 – NOVAFELTRIA
Profili di assistenza per il paziente sottoposto ad intervento di colecistectomia videolaparoscopica; di plastica erniaria inguinale; di flebectomia, affetto da scompenso cardiaco, oncologico.
ASL 2 – URBINO
Pazienti affetti da queste patologie: dolore oncologico e toracico; piaghe da decubito; oncologici teminali; percorsi preoperatori; bronciolite nel bambino; ictus cerebrale; riabilitazione respiratoria del paziente chirurgico.
ASL – 3 FANO
Paziente sottoposto ad intervento di artoprotesi; affetto da diabete mellito di tipo due.
PROVINCIA DI ANCONA
ASL – 4 SENIGALLIA
Intervento chirurgico di plastica erniaria inguinale; interventi sul cristallino; sul ginocchio; interventi per la paziente sottoposta ad alcuni interventi ginecologici; scompenso cardiaco; politraumatizzato; fase di riabilitazione per paziente con schizofrenia.
ASL – 5 IESI
Paziente con stroke; con carcinoma polmonare; con dolore toracico che giunge al Pronto Soccorso.
ASL - 6 FABRIANO
Con frattura di femore; con stroke.
ASL – 7 ANCONA
Affetto da malattia dispeptica; con ipertensione; con depressione.
PROVINCIA DI MACERATA
ASL - 8 CIVITANOVA
Paziente sottoposto a colecistectomia; gravidanza e parto fisiologico; ospedalizzato per IMA; con malattia peptica; psicotico in fase acuta; in ADI con piaghe da decubito.
ASL - 9 MACERATA
Ipertensione arteriosa; tumore alla mammella; “paziente urgente”, “allergologia”.
ASL – 10 CAMERINO
Carcinoma mammario; paziente con stroke.
PROVINCIA DI ASCOLI PICENO
ASL – 11 FERMO
Paziente con stroke.
ASL – 12 SAN BENEDETTO DEL TRONTO
Carcinoma al colon; carcinoma mammario; trauma cranico; disturbo delirante in fase acuta; piaghe da decubito.
ASL – 13 ASCOLI PICENO
Plastica ernaria inguinale e crurale; politraumatizzato; “percorso di crescita”, sincope, psicosi paranoide.
AZIENDE OSPEDALIERE
A.S.O. UMBERTO I - ANCONA
Trattamento chirurgico della patologia mammaria; immunoterapie in regime di ricovero breve.
A.S.O. SALESI - ANCONA
Trattamento paziente pediatrico con asma.
A.S.O. SAN SALVATORE – PESARO
Paziente sottoposto ad intervento chirurgico di plastica erniaria inguinale; scompenso cardiaco; ictus; interventi sul cristallino; carcinoma mammario; carnonoma del colon retto; frattura del femore; colica addominale.
PROFILI LANCISI – ANCONA
Paziente ischemico elettivo; scompenso cronico; paziente aritmico; infarto miocardio acuto; angina instabile; cardiopatia congenita (il bambino cardiopatico).
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