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La Giunta regionale ha approvato, su iniziativa dell’assessore regionale ai servizi sociali Marcello Secchiaroli, i criteri e le modalità di ripartizione dei 237 milioni destinati a sanare situazioni di particolare crisi nel settore della tossicodipendenza. Il finanziamento, che fa parte della quota di 3 miliardi e 844 milioni del Fondo Nazionale per la Lotta alla Droga assegnata alla Regione Marche nell’esercizio finanziario 2000, è stato così ripartito:
- 104 milioni per il Centro diurno di Fabriano,
- 74 milioni e 250 mila lire per il progetto "Unità di strada" di San Benedetto del Tronto,
- 58 milioni e 750 mila lire per le attività di prevenzione, aggregazione giovanile e supervisione degli operatori della Azienda USL di Camerino.
La somma verrà liquidata alle Amministrazioni provinciali che provvederanno ad assegnarle alle Aziende USL interessate.
Il finanziamento garantisce, in particolare, la prosecuzione delle attività del Centro diurno di Fabriano che svolge iniziative di day-care, di disintossicazione rapida nei confronti di tossicodipendenti e alcolisti, in media dai tre ai dieci al giorno, per la maggior parte di età giovanile. Oltre a svolgere attività basate sulla musicoterapia e sulla terapia comportamentale per il recupero di quanti fanno uso di droghe sintetiche, il Centro facilita anche l’inserimento nel mondo del lavoro e fornisce il trattamento di agopuntura per i soggetti affetti da tabagismo. Sei gli operatori che prestano la loro attività presso la struttura, che si avvale della consulenza di un psichiatra e di un’educatrice.
Il finanziamento del progetto "Unità di strada" nell’Azienda USL di San Benedetto del Tronto, tra gli ambiti territoriali a più elevata criticità della regione, è dovuto alla necessità - è precisato nella delibera approvata dalla Giunta - di stabilire un contatto con le persone che vivono sulla strada – tossicodipendenti, assuntori di sostanze psicotrope, soggetti sieropositivi - al fine di fornire attività di orientamento (counselling), informazioni per la prevenzione e la riduzione del danno e, se necessario, indirizzarli presso centri di cura.
Il finanziamento, infine, del progetto relativo all’ambito territoriale dell’Azienda USL di Camerino è dettato, infine, dalla esigenza di intensificare le attività di prevenzione primaria in un’area montana piuttosto vasta, favorendo, attraverso la supervisione degli operatori della Azienda USL di Camerino, iniziative di socializzazione e interventi di aggregazione giovanile volti a ridurre o eliminare le cause del disagio.
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