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27/03/2001

TRAPIANTI E RUOLO DEL VOLONTARIATO

“Il volontariato è un punto di forza del sistema sanitario marchigiano, in particolare nel settore dei trapianti”. È quanto afferma l’assessore regionale alla Sanità, Augusto Melappioni, rispondendo alle accuse mosse alla Regione di “scarsa considerazione” dell’associazionismo, dopo le “Giornate del trapianto”. “Francamente non capisco come mi si possa imputare insensibilità e scarsa attenzione nei confronti dell’associazionismo, quando – come ho affermato nella conferenza stampa di presentazione delle Giornate di sensibilizzazione – ho sottolineato proprio l’esigenza di ricercare un maggiore coordinamento con il volontariato, per creare le condizioni necessarie a rendere efficiente la macchina organizzativa. Le pesanti considerazioni avanzate sulla stampa da varie persone, sfociate sino a un mio presunto cipiglio punitivo, sono del tutto fuori luogo. La Regione persegue una collaborazione fattiva con le associazioni del volontariato, intesa non certo come esclusione, ma come sussidiarietà nella campagna di sensibilizzazione delle donazioni e dei trapianti. Questo perché il sistema sanitario regionale non può fare a meno dell’associazionismo, proprio in un settore delicato – come quello dei trapianti – dove contano le sinergie e la consapevolezza dell’opinione pubblica. Non ho nascosto, anche nel corso della conferenza stampa, le difficoltà organizzative delle strutture ospedaliere e la scarsa attenzione ai temi della donazione da parte del sistema sanitario. Considerazioni che giustificano la mia convinzione sulla necessità che occorra lavorare a fondo sia per aumentare il numero delle donazioni – in collaborazione con il volontariato – sia per adeguare il sistema sanitario ai compiti che deve svolgere e alle attese della società marchigiana. Questo secondo livello, che afferisce al ruolo delle strutture sanitarie, deve vedere l’intervento determinante dell’autorità pubblica, necessario per orientare l’organizzazione dei servizi. Se questo significa volersi sostituire al volontariato, francamente non lo concepisco”.