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E’ giunta in questo momento la notizia della positività del test BSE della vacca da latte dell’allevamento di Serralta di San Severino Marche. La notizia è stata comunicata al Servizio Veterinario della Regione alle ore 12,25 di oggi. (e.r.)
“E’ una brutta notizia, che naturalmente avevamo messo in conto, ha detto Agostini commentando il dato definitivo sulla positività del caso di Serralta.
E’ stato da subito chiaro che l’Italia non poteva essere esente dal morbo. Il settimo caso è marchigiano, ma poteva capitare ovunque.
Il programma che abbiamo messo a punto non si modifica di una virgola. Come Regione abbiamo deciso che i test rapidi vengono effettuati su tutte le bestie di oltre 30 mesi che arrivano ai macelli, cioè non abbiamo scelto la strada del campione, così come è previsto per legge e così come stanno facendo altre Regioni. Questo è il massimo della garanzia che si può dare ai consumatori. L’organizzazione attuale consente di evitare che arrivino sul mercato bestie affette dal morbo.
I controlli, che vengono svolti dalle ASL, insieme ai nostri tecnici dei Servizi Decentrati, sono stati intensificati.
Confermo inoltre che la struttura, intesa come momento di coordinamento dei Servizi della Regione, insieme alle ASL, sarà in grado di completare l’anagrafe bovina entro aprile. E’ questo lo strumento fondamentale che consente di seguire il percorso delle bestie, nella sostanza di tenere sotto controllo la situazione.”
Solo alcuni dati che consentono alcuni raffronti: 180 mila casi conclamati di BSE in Gran Bretagna, oltre 600 in Irlanda, oltre 500 in Portogallo, 50 in Germania, 32 in Spagna e 7 casi con quello di oggi in Italia. (e.r.)
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