Text/HTML

Call us now
+123 456 7890
22/03/2001

L’ELENCO DELLE INDUSTRIE A RISCHIO D’INCIDENTE RILEVANTE SUL TERRITO-RIO REGIONALE

La ‘fotografia’ degli insediamenti industriali a rischio d’incidente rilevante, già oggetto di dibattito in occasione del Convegno nazionale di Ancona sulla sicurezza nelle raffinerie, è stata messa a punto dalla Giunta regionale con la pubblicazione dell’elenco delle imprese ove sono presenti sostanze pericolose, in attuazione del D.L. conosciuto come Seveso 2. Decreto che pone il nostro Paese in linea con le direttive CE. L’atto proposto dall’assessore all’ambiente Roberto Ottaviani indica, di fatto, la scala di pericolosità alla quale è collegata il tipo di informazioni che le imprese devono fornire e sulla base delle quali l’Arpam – Agenzia regionale per l’ambiente – e l’Ispettorato dei vigili del fuoco procederanno al controllo. Documentazione che si divide in: relazione o notifica o rapporto di sicurezza a salire nella scala dei pericoli collegati alle sostanze presenti. Il rapporto di sicurezza, ad esempio, va predisposto dalle industrie che presentano maggiori incognite e, oltre alla descrizione delle attività svolte, prevede la valutazione dello scenario di rischio e come farvi fronte. L’elenco deriva dall’incrocio di quelli in possesso dei singoli Enti o Servizi regionali coinvolti (Ambiente, Protezione civile) e sarà aggiornato ogni anno entro il 31 ottobre. (fb) Prov. Comune impresa Attività Relazione(art. 5) Notifica(art. 6) Rapporto diSicurezza(art. 8) 1 AN Ancona CEREOL SpA lavorazione semi oleosi X 2 AN Ancona SOL SpA lavorazione acetilene, ossigeno X 3 AN Castelfidardo SILGA SpA lavorazioni galvaniche, circuiti stampati X 4 AN Falconara API SpA Raffineria X X 5 AN Falconara LIQUIGAS SpA Impianto GPL X X 6 AN Jesi GOLDENGAS SpA Impianto GPL X X 7 AN Montemarciano ELF GAS SrL Impianto GPL X X 8 AN Monterado VULCANGAS SpA Deposito GPL X 9 AN Senigallia GOLDENGAS SpA Impianto GPL X 10 AP Ascoli Piceno DEA TECH SIVA SrL Smalti isolanti per cavi X X 11 AP Fermo MAC DERMID ITAL SrL deposito prodotti chimici, cianuri X X 12 AP Monteprandone SON SpA lavorazione ossigeno X 13 AP Monteprandone SEI SpA costruzione elicotteri (la-vorazionigal-vaniche) X 14 AP Offida BONFIGLI Snc deposito prodotti fitofar-maci X 15 AP Porto S.Giorgio PEGAS SrL Impianto GPL X X 16 MC Porto Recanati AIR LIQUIDE ITALIA SrL Deposito ossigeno e GPL X 17 PU Pesaro FOX PETROLI SpA Deposito nazionale oli minerali X 18 PU Pesaro FOX PETROLI SpA deposito cost. oli minerali X X 19 PU Novafeltria MARIG Snc Deposito esplosivi X Nota esplicativa all’elenco. I gestori degli stabilimenti industriali debbono presentare a norma del DL 334/9 una delle tre seguenti tipologie di documentazione previste dagli articoli 5, 6 e 8. RELAZIONE (art.5) Informazioni sul processo produttivo, sulle sostanze pericolose presenti, sulla valutazione dei rischi d’incidente rilevante, sull’adozione di misure di sicurezza appropriate, sull’informazione, formazione, addestramento ed equipaggiamento di coloro che lavorano in sito. Viene inviata alla Regione ed al Prefetto. NOTIFICA (Art. 6) Informazioni anagrafiche e domicilio dello stabilimento, del gestore e del responsabile; notizie sulle sostanze pericolose presenti, categoria, quantità e forma fisica; attività dell’impianto; ambiente immediatamente circostante lo stabilimento. Viene inviata al Ministero dell’Ambiente, Regione, Provincia, Comune, Prefetto e Comitato Tecnico regionale dei Vigili del Fuoco. RAPPORTO DI SICUREZZA (Art. 8) Il rapporto di sicurezza indica il massimo livello di pericolosità e evidenzia che: sia stato adottato il sistema di gestione della sicurezza; siano stati individuati i pericoli d’incidente rilevante e le misure necessarie a prevenirli e limitarne le conseguenze; siano sufficientemente sicuri e affidabili gli impianti, depositi, attrezzature ed infrastrutture aventi un rapporto con i pericoli d’incidente rilevante; sia stato predisposto il piano d’emergenza interno e siano stati forniti alle Prefetture gli elementi per la redazione del Piano d’emergenza esterno per le misure necessarie in caso d’incidente rilevante. Viene inviato al Comitato Tecnico regionale dei Vigili del Fuoco per la valutazione.