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Un progetto per ottenere pane e pasta di qualità, che sia certificata e controllata, con tutte le indicazioni per il consumatore: la zona di produzione della materia prima, il centro di stoccaggio utilizzato, il mulino dove è stata lavorata, insomma tutte quelle informazioni che consentono di ricostruire l’intera storia del prodotto che consumiamo. In una parola, la tracciabilità, di cui si è tanto parlato in questo periodo contrassegnato dalle vicende della mucca-pazza, può diventare una regola anche per altri prodotti. E la proposta è che lo diventi per pane e pasta, due prodotti simbolo della nostra dieta.
Un’operazione del tutto possibile in una regione come la nostra, buona produttrice di grano, di qualità e con una consolidata esperienza alle spalle nel settore della ricerca e sperimentazione. Molti grani hanno invaso il mondo proprio a partire dalle Marche, grazie al prezioso lavoro del nostro conterraneo genetista Nazareno Strampelli.
Il progetto sarà presentato presso la sede dell’ASSAM (Via Alpi – Ancona), giovedì 22 febbraio, alle ore 15.00: saranno presenti le organizzazioni di categoria, dei produttori, degli stoccatori, dei molitori e dei trasformatori, sia fornai che pastai.
Un progetto ambizioso che può portare benefici a tutti i soggetti della filiera, a partire dal produttore che, per proseguire il lavoro verso la qualità totale, ha bisogno della necessaria remunerazione, e naturalmente al consumatore, sempre più esigente sul fronte della salubrità e delle caratteristiche organolettiche dei prodotti. (e.r.)
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