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12/02/2001

FISSATE LE REGOLE PER L'ATTIVAZIONE DEI FONDI PER LE PMI

Approvati dalla giunta regionale due provvedimenti che riguardano il settore delle piccole e medie imprese: si tratta dei “quadri attuativi per l’anno 2001” relativi alle leggi regionali 14/2000 e 13/2000. “Leggi importanti – ha detto il vice-presidente Gian Mario Spacca – che hanno alle spalle un’esperienza consolidata e che sono state rifinanziate e in parte riscritte nel corso dell’anno scorso. Al Convegno di Pesaro del dicembre scorso – ha aggiunto – abbiamo verificato l’attuazione di queste leggi e abbiamo potuto valutare che le misure previste rispondono alle esigenze di competitività delle piccole e medie imprese. Pertanto, nonostante le ristrettezze di bilancio, il finanziamento verrà confermato per entrambe.” Spacca ha anche sottolineato che il Piano triennale per le attività produttive, che sarà presto oggetto della concertazione, rappresenterà comunque un’occasione per dare organicità a tutti gli interventi, visto che si tratta di comprendere sia quelli tradizionali della Regione, che quelli trasferiti dallo Stato. I “quadri attuativi” - a cui fanno riferimento i provvedimenti di giunta e devono avere i pareri della competente commissione consiliare - rappresentano nella sostanza i regolamenti che fissano le modalità con cui verranno applicate le leggi in questione, modalità che hanno subito qualche variazione rispetto a quelli dello scorso anno: si sono rese necessarie perché si sono dovuti recepire vincoli comunitari (ad esempio l’Artigiancassa non potrà più finanziare le spese di acquisto di automezzi per il trasporto merci-conto terzi), ma aspetto qualificante, si sono abbreviate e snellite tutte le procedure per la concessione dei contributi. La l.r. 14 prevede una serie di interventi che rispondono alle più diverse esigenze delle imprese artigiane, mente la l.r. 13 è relativa a interventi che riguardano lo sviluppo della qualità e dell’innovazione tecnologica nelle piccole e medie imprese, artigianato compreso. In particolare la prima prevede – tra gli altri - contributi per la riduzione dei tassi di interesse sui finanziamenti garantiti dalle cooperative artigiane di garanzia, l’abbattimento dei tassi di interesse sui finanziamenti dell’Artigiancassa per l’acquisto di macchinari e fabbricati, la trasformazione dei debiti da breve a medio termine, la riduzione dell’impatto ambientale, i finanziamenti ai Comuni per l’apprestamento delle aree artigianali, per iniziative promozionali e incentivi per l’associazionismo tra imprese. Quanto alla seconda, che si riferisce come detto alla crescita qualitativa delle imprese, i contributi vengono concessi per la certificazione della qualità, secondo ISO 9000 e sue modifiche, l’attestazione delle specifiche tecniche presso i competenti laboratori, la marcatura CE dei prodotti, l’acquisizione di nuove tecnologie, la progettazione…(e.r.)