Text/HTML

Call us now
+123 456 7890
09/02/2001

"MUCCA PAZZA", LA COLDIRETTI SI MOBILITA: MANIFESTAZIONE IN REGIONE

“Sicurezza alimentare, sicurezza ambientale”: queste le finalità di un intervento straordinario che la Coldiretti chiede alla Regione Marche per superare l’emergenza Bse (mucca pazza) e dare garanzie ai consumatori. Un programma che garantisca la certificazione di qualità delle carni, valorizzi le razze autoctone italiane (la Marchigiana, in particolare) e rilanci gli allevamenti estensivi, quelli cioè rispettosi degli equilibri fisiologici degli animali. La Coldiretti Marche ha mobilitato i propri iscritti e ha “assediato” pacificamente la sede della Regione con 51 trattori e 500 persone. “Non siamo venuti né per protestare, né per minacciare. Siamo qui, con educazione – ha affermato il presidente regionale del sindacato, Gianalberto Luzi (immortalato nella celebre copertina di Famiglia Cristiana) – per sollecitare una gestione rapida e corretta della mucca pazza”. E i risultati non si sono fatti attendere. Oltre a una perfetta sintonia con i programmi di gestione dell’emergenza approntati dalla Regione (l’assessore all’Agricoltura, Luciano Agostini, ha coniato l’espressivo termine: “contaminazione programmatica”), la Coldiretti ha ottenuto l’assicurazione che il governo regionale modificherà la propria proposta di legge (trasmessa al Consiglio per l’approvazione) che stanzia 600 milioni d’indennizzi. Il contributo – è questa la richiesta accolta – verrà riconosciuto a chi smaltisce le carcasse e non all’agricoltore, in modo da sgravarlo dai costi e da incombenze contabili. Una delegazione degli agricoltori è stata successivamente ricevuta dalla Giunta regionale, presente con il presidente D’Ambrosio e gli assessori Agostini, Melappioni (Sanità) e Ottaviani (Ambiente). All’incontro hanno presenziato anche i consiglieri regionali Carlo Ciccioli (An) e Stefania Benatti (Democratici). La Coldiretti era rappresentata dal presidente Luzi, dal direttore Dino Tartagni e dalle quattro rappresentanze provinciali. Otto le richieste avanzate al governo regionale: anagrafe zootecnica in rete fra tutti gli enti interessati alla gestione del patrimonio zootecnico (che spaziano dalla sanità all’agricoltura, dalle associazioni produttori agli uffici informatici pubblici); potenziamento dei servizi tecnici; interventi strutturali, con risorse aggiuntive rispetto a quelle previste dal Piano di sviluppo rurale; cabina di regia fra gli assessorati regionali e organismi rappresentativi per la gestione di “mucca pazza”; promozione del prodotto zootecnico marchigiano; certificazione di qualità; servizio pubblico di ritiro dei residui animali destinati all’incenerimento; educazione alimentare. Regione e Coldiretti sono contrarie al bando della “fiorentina” (bistecche con l’osso) e alle contestuali deroghe riconosciute ad alcuni paesi, come la Gran Bretagna. Contrarietà che verrà sottoposta all’attenzione del governo nazionale. Concordano anche che l’emergenza sia stata “eccessivamente drammatizzata”, gettando nello scompiglio i consumatori. L’assessore Ottaviani ha sottolineato come analoga insistenza non si registri, ad esempio, nella lotta contro il fumo (il 25% dei tumori sono causati da tabagismo) o nella prevenzione degli incidenti stradali (6 mila morti e 18 mila feriti all’anno). La Regione ha garantito che interverrà sull’impianto del Con.sma.ri per rendere sicuro l’abbattimento dei fumi, e idoneo a incenerire gli animali. L’assessore Melappioni, a sua volta, ha anticipato che l’anagrafe bovina (integrazione informatica dei dati) sarà operativa a partire dalle prossime settimane. Agostini ha rimarcato come la Regione abbia dato già vita a una “cabina di regia” per la gestione dell’emergenza (composta dagli assessorati Agricoltura, Sanità, Ambiente e Commercio), che sarà formalizzata nel corso della prossima seduta della Giunta regionale. Obiettivo è quello di affrontare il problema in maniera organica e funzionale, trasformando un “allarme” in un’occasione di sviluppo per l’agricoltura marchigiana. L’assessore ha delineato i contenuti di un “pacchetto zootecnico” che sarà approntato dalla Ragione per allargare la certificazione della carne bovina, attualmente attestata su una quota di mercato del 20% di macellato. Un obiettivo che prevede di coinvolgere le Università e gli enti che già operano sul territorio, come l’Assam e il Cetria (nell’ascolano). Ha, poi, anticipato che lunedì prossimo le Regioni Marche, Umbria e Toscana si incontreranno per definire una strategia comune contro la Bse. Il presidente D’Ambrosio, in conclusione, ha auspicato un’attenzione particolare sul problema della mucca pazza da parte del governo in carica e dal prossimo esecutivo.