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08/02/2001

UN PROGETTO FORMATIVO SUL CORRIDOIO APPENNINICO

Negli anni recenti al concetto di “sviluppo sostenibile” si è affiancato – con pari dignità – quello di “territorio come risorsa”, che introduce la necessità di programmare gli interventi, integrando le politiche che agiscono sul territorio e le azioni comunque attuate dai soggetti preposti alla crescita economica e sociale. Già da alcuni anni il Servizio Programmazione, ha promosso interventi formativi indirizzati alla diffusione di queste tematiche, con il fine di migliorare la conoscenza e l’utilizzo degli strumenti della programmazione regionale, in modo particolare nell’ambito della “programmazione negoziata”. Su questa linea ideale la Regione Marche – attraverso la propria Scuola di Formazione del Personale - ha elaborato un nuovo progetto di formazione e aggiornamento denominato “Il caso di studio Corridoio Appennico”, che si pone l’obiettivo ambizioso di creare una rete di operatori capaci di interagire con il territorio, utilizzando, nell’attività ordinaria, metodi di lavoro efficaci e flessibili, aperti ad apporti diversi e interrelati. L’esperienza formativa avrà inizio il 12 febbraio prossimo, per concludersi il 23 aprile e sarà rivolta ai funzionari interni alla Regione Marche nonché agli altri soggetti pubblici operanti nella realtà regionale e delle regioni contermini, cui l’invito a partecipare è stato esteso in considerazione del contenuto innovativo del corso. Muovendosi nell’ambito delle tematiche tratteggiate dal P.I.T. per il Corridoio Appenninico, le tredici giornate di lavoro forniranno una strumentazione normativa completa e aggiornata, nonché l’opportunità di sperimentare metologie progettuali avanzate, nell’ottica di una programmazione integrata e di una coerente progettazione d’area vasta di qualità. A tale scopo saranno realizzati quattro gruppi di lavoro – coordinati da esperti esterni in forma di laboratorio di cantiere – aventi come campo di indagine e di progetto altrettante aree-campione individuate in ambito regionale. Gli spunti progettuali prodotti saranno raccolti e pubblicati in forma di “agenda strategica” dello sviluppo locale, documento di sicuro interesse per la programmazione economica e territoriale regionale.