Per la sistemazione idraulica di alcuni corsi d’acqua e la protezione del litorale, la giunta regionale, su proposta dell’assessore ai lavori pubblici ed all’ambiente Roberto Ottaviani, ha approvato due delibere per l’avvio di opere nella provincia di Ascoli Piceno, la cui spesa totale è pari a un miliardo e 650 milioni di lire.
Si tratta di due atti che comprendono tre progetti.
Il primo, previsto a Marina Palmense nel comune di Fermo, consiste nella realizzazione di scogliere sommerse che, collocandosi ad un livello più profondo fra i varchi di quelle esistenti, impediscano il reflusso verso il largo dei materiali e quindi l’erosione della costa.
Un problema che, in caso di forti mareggiate, rappresenta un pericolo reale per la costa marchigiana considerando la natura sabbiosa dei suoi fondali.
L’intervento ha un costo di un miliardo e 250 milioni e sarà eseguito attraverso un contratto d’appalto affidato ad imprese, anche in associazione temporanea o consorziate, che posseggano i requisiti tecnici necessari.
La seconda delibera, invece, riguarda le opere di sistemazione idraulica del fondo dei torrenti Ete Morto, a Montegranaro e Sant’Elpidio a Mare, e del Menocchia, a Cupramarittima ed in altri comuni, finanziate con 400 milioni di lire.
I lavori – il cui costo è di 200 milioni a progetto -, rientrano nel piano esecutivo di finanziamento delle opere d’interesse regionale definito dalla conferenza dei Servizi decentrati Opere pubbliche, sulla base delle priorità segnalate dal Servizio di Ascoli Piceno, che provvederà alle gare d’appalto.
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