Prende il via nelle Marche la campagna di educazione sanitaria mirata alla prevenzione e alla cura dei pazienti affetti da "piede diabetico". Lo ha deciso, su iniziativa dell''assessore alla sanità Augusto Melappioni, la Giunta regionale, che ha accolto le indicazioni del Comitato regionale per il coordinamento delle attività di assistenza diabetologica. Nell''ambito del diabete mellito, la patologia del "piede diabetico" è piuttosto insidiosa e comporta alti costi sociali. Si calcola che il trenta per cento dei ricoveri ospedalieri di pazienti diabetici sia dovuto a problemi ai piedi e che le amputazioni degli arti nei soggetti affetti da diabete siano 15 volte superiori rispetto al resto della popolazione. Spesso nell''adulto la malattia del diabete non produce particolari sintomi d''allarme, tuttavia, se non è curata in tempo, può creare serie complicazioni, fino a rendere necessaria l''amputazione dell''arto. Solo nel biennio ''97-98, oltre il 60 per cento delle 545 amputazioni effettuate negli ospedali delle Marche ha riguardato pazienti diabetici, e più della metà è stata fatta al livello della gamba o della coscia, con grave compromissione della qualità della vita dei pazienti. L''amputazione del piede, tuttavia, può essere scongiurata con un''adeguata terapia preventiva e con una capillare informazione. Importante anche avvalersi di un podologo ed effettuare regolari esplorazioni del piede, soprattutto nelle parti interdigitale e plantare, precauzione, purtroppo, poco seguita: "Una recente indagine - spiega Fabio Romagnoli diabetologo dell''Inrca di Ancona - ha evidenziato come l''ispezione del piede sia effettuata solo in un terzo delle strutture e limitatamente a coloro che riferiscono disturbi; inoltre, la quasi totalità delle strutture non dispone di un podologo".
Nelle Marche i malati di diabete sono oltre quarantamila, di cui 25 mila costantemente in cura nei tredici centri antidiabetici regionali. Ma i casi non diagnosticati sono altrettanto numerosi. Inoltre studi epidemiologici hanno dimostrato che la malattia è in costante crescita. Da qui l''importanza della prevenzione. Lo scorso anno, la campagna di educazione sanitaria "Glicobus" promossa dalla Regione ha permesso di individuare una quota rilevante di soggetti a rischio per i quali è necessario un intervento di approfondimento diagnostico. L''indagine, effettuata su oltre quattromila soggetti, ha anche fornito utili indicazioni per la pianificazione degli interventi di prevenzione delle patologie del diabete mellito e dell''ipertensione arteriosa. Con la nuova campagna sul "piede diabetico" il governo regionale si propone non solo di ridurre di almeno la metà il numero delle amputazioni degli arti, ma anche di prevenire la cecità da retinopatia diabetica e proteggere le pazienti dai rischi della gravidanza. Particolarmente sentita anche la necessità di rilevare dati sull''incidenza della malattia, sul numero degli accessi e sulle prestazioni erogate dai centri di cura. A tale scopo, verranno promosse iniziative di identificazione dei soggetti a rischio e il coinvolgimento attivo del personale operante nei centri antidiabetici delle Aziende USL e dell''Inrca, Istituto nazionale per la cura e il ricovero degli anziani, di Ancona.
Il diabete mellito è la malattia in cui il pancreas non produce insulina o la produce soltanto in quantità insufficiente a soddisfare le necessità organiche, con conseguente crescita abnorme del livello di glucosio nel sangue, dimagrimento, affaticamento e disturbi metabolici. Alla base della patologia ci sono diversi fattori, tra cui l''ereditarietà, l''obesità, l''ipertensione, la sedentarietà e la cattiva alimentazione. La forma più grave, il diabete insulino-dipendente, colpisce le persone al di sotto dei 35 anni, soprattutto tra i 10 e i 16, costringendoli a ricorrere a regolari iniezioni di insulina. I sintomi della patologia del "piede diabetico" si manifestano con la riduzione della sensibilità dolorifica, vasculopatia e infezioni ulcerose. L''altra forma di diabete colpisce i soggetti al di sopra dei 40 anni; nella maggior parte dei casi, la cura consiste nella somministrazione di farmaci per via orale, nel seguire una dieta povera di carboidrati e nell''esercizio fisico. (s.p.)
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