Primo incontro della legislatura del vice-presidente Gian Mario Spacca e assessore all’industria-artigianato-internazionalizzazione con i rappresentanti del mondo produttivo: CNA, CGIA, CASA, CLAI per il mondo artigiano, CONFAPI per la piccola e media impresa e CONFINDUSTRIA.
Una riunione informale, ha precisato Spacca, visto che il Tavolo di concertazione è fissato per la fine del mese, ma comunque utile, perché, non solo sono tante le problematiche sul tappeto, ma è necessario aggiornare il quadro di riferimento analitico della realtà marchigiana e adeguare di conseguenza la politica industriale della Regione.
E a quest’ultimo proposito Spacca ha ricordato l’appuntamento del 2 dicembre con il tradizionale Convegno sulle politiche industriali, a cui sarà presente il Ministro Letta.
La concertazione tra Assessorato e rappresentanti del mondo produttivo è, si è detto, un metodo di lavoro già sperimentato e facile da riprendere in quanto “c’è continuità tra vecchia e nuova legislatura” e il criterio che verrà adottato sarà quello di operare per gruppi di lavoro, in modo che le principali questioni possano essere oggetto di approfondimenti particolari. E’ il caso, per esempio, dell’internazionalizzazione, per il quale è già stato fissato un incontro per approfondire il ruolo dei singoli attori: Regione, organizzazioni, Camere di Commercio e Istituto per il Commercio con l’Estero, nel quadro del prossimo Accordo di programma con il MINCOMES.
Nel suo intervento introduttivo l’assessore ha parlato di DOCUP per l’Obiettivo 2, di assestamento di bilancio e di Fondo Unico per l’Industria. Quanto all’Ob.2 il mondo dell’industria e artigianato è coinvolto per quanto riguarda la Misura 1, che dovrebbe attivare, sulla base della proposta dell’Assessorato, il 47 per cento delle risorse, 192 miliardi. L’assestamento di bilancio apporterà ulteriori risorse al settore, con un’attenzione particolare per la riduzione dei tassi d’interesse sui crediti artigiani e, più in generale, alla progettualità che premia i processi di innovazione. Il Fondo Unico per l’Industria è una partita tutta nuova per la Regione, che per la prima volta gestirà fondi fino ad ora di competenza statale: si tratta di quasi 52 miliardi che stanno per essere trasferiti e, anche se i riferimenti normativi non sono stati del tutto definiti da parte dello Stato, la Regione ha attivato le procedure per partire subito e fare in modo che non si creino interruzioni nei canali di finanziamento.
Una problematica che è ricorsa negli interventi dei rappresentanti delle organizzazioni è che occorrerà affrontare per tempo il nuovo bilancio, la cui struttura presenterà sicuramente le novità del federalismo e dove, si è sottolineato, bisognerà evitare che il deficit di alcuni settori, vedi sanità, finiscano per penalizzare il mondo produttivo.
Ma al di là di questioni particolari, che come detto saranno oggetto di singole approfondimenti, hanno tutti concordato sul fatto che ci deve essere un’unica politica industriale: quella che si costruisce insieme, anche se nel rispetto dei ruoli diversi. Ma è proprio quella concertazione che si trasforma poi in momento decisionale. (e.r.)
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