“Due assessori della Giunta regionale hanno dichiarato di aver ricevuto dalla società API spa contributi per la propria campagna elettorale sotto forma di buoni benzina; tali contributi sono stati regolarmente dichiarati nel rendiconto delle spese elettorali.
Premesso che il fatto non ha alcuna rilevanza politica poiché:
- né al momento della stesura del programma elettorale (dove si afferma esplicitamente l’incompatibilità della raffineria con il territorio circostante),
- né al momento della dichiarazione, da parte della Giunta, di area ad alto rischio ambientale;
- né al momento di decidere la costituzione della Regione Marche dinanzi al TAR;
- né infine nel dibattito della recente seduta del Consiglio regionale,
gli assessori in questione e/o i rispettivi gruppi consiliari hanno manifestato opinioni diverse da quelle della maggioranza né operato prese di distanza dalle deliberazioni adottate;
tutto ciò premesso, l’interesse suscitato dai rapporti che la direzione della raffineria ha inteso intrattenere con alcuni candidati alle recenti elezioni regionali, non deve farci dimenticare che il vero problema è e resta quello della raffineria API, della sicurezza dei suoi lavoratori e dei cittadini di Falconara.”
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