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19/07/2000

L’ASSESSORE ALL’AGRICOLTURA LUCIANO AGOSTINI CHIARISCE IL PROBLEMA DELLA DISPONIBILITA’ DEI FONDI

“Spero, con le considerazioni che seguono, di chiarire definitivamente le preoccupazioni espresse dalla Coldiretti in merito al ritardo dell’approvazione del Piano di Sviluppo Rurale delle Marche che, secondo l’Associazione, dovrebbe comportare la perdita, per gli agricoltori marchigiani, di 100 miliardi di contributi. Se l’approvazione a settembre del Piano di Sviluppo Rurale delle Marche comportasse davvero la perdita di tali fondi comunitari ci si troverebbe di fronte ad una situazione molto grave. Questa penalizzazione, fortunatamente, non avverrà mai. Il rischio paventato, infatti, deriva da una interpretazione del funzionamento dei nuovi meccanismi - peraltro assai complessi, con cui avvengono le erogazioni dei fondi UE – da parte della Coldiretti che non trova riscontro nella realtà. Colgo l’occasione, pertanto, per tranquillizzare gli agricoltori e tutti i loro organismi rappresentativi chiarendo le motivazioni che hanno portato a posticipare l’approvazione del piano regionale e le relative conseguenze: a. la Commissione Europea ha chiesto di limitare in alcune sue parti il PSR approvato dalla Giunta regionale il 4 luglio 2000, con conseguente taglio di aiuti per i giovani agricoltori; b. anche a seguito di un preciso invito delle Organizzazioni professionali agricole ho effettuato personalmente un estremo tentativo per evitare tali modifiche, pur consapevole del conseguente slittamento dell’approvazione del Piano; c. l’approvazione del Piano è comunque ininfluente ai fini delle erogazioni di fondi (100 miliardi) per l’annualità 2000, in quanto tali finanziamenti riguardano soltanto spese trasferite dalle annualità precedenti e non spese previste dalle nuove misure in fase di approvazione; d. tutte le Regioni europee, comprese quelle che hanno già ottenuto l’approvazione tecnica del programma si trovano nelle stesse condizioni della Regione Marche, ovvero non potranno disporre della Decisione finale della UE per ammettere le spese sulle nuove misure. Le dichiarazioni fatte dalla Coldiretti le ho assunte come stimolo a sollecitare soluzioni sempre migliorative, anche se i toni, soprattutto di alcuni rappresentanti locali, non sembrano essere improntati a reciproco, proficuo confronto. Convocherò entro pochi giorni il “Tavolo verde”, sia per riportare tranquillità nel mondo agricolo sia per avviare da subito la discussione sulle proposte da avanzare alla Commissione UE per i nuovi aiuti relativi alla programmazione 2000-2006.”