Con la firma della convenzione tra Regione e Mediocredito si registra un altro passo in avanti nell’attuazione del federalismo in materia di politica industriale.
Infatti il decreto legislativo Bassanini prevede che, trasferiti i fondi alle Regioni, queste subentrino al Ministero del Tesoro nei rapporti che lo stesso aveva avviato con gli Istituti di credito per la gestione delle agevolazioni fiscali. E la convenzione del Tesoro era appunto con il Mediocredito.
L’accordo firmato – lo schema era già stato approvato dalla giunta - riguarda l’erogazione di incentivi per l’acquisto di macchinari, il consolidamento di passività verso le banche e per investimenti per innovazione tecnologica e tutela ambientale, i contributi ai consorzi tra piccole e medie imprese, la concessione di anticipazioni a società finanziarie per innovazione e sviluppo oltre che per l’acquisizione di partecipazioni di minoranza nel capitale di rischio, la gestione del fondo centrale di garanzia per le calamità naturali.
La firma del documento è stata preceduta da un incontro tra il presidente Vito D’Ambrosio e Franco Carraro, presidente del Mediocredito Centrale.
D’Ambrosio ha sottolineato che la Regione ha avviato da tempo un confronto con il mondo del credito, al quale chiede di collaborare in maniera fattiva allo sviluppo dell’economia regionale, tenendo conto della realtà marchigiana di piccole e medie imprese, che fanno sistema nella dimensione organizzativa del distretto. Non a caso, gli stessi Istituti di credito siedono, insieme alle altre componenti sociali ed economiche, al Tavolo di concertazione del Patto per lo Sviluppo. Il sistema creditizio – ha detto – deve essere quindi in grado di “prorogare i benefici di una ripresa, che nelle Marche è significativa, tanto che “il nostro tasso di disoccupazione è estremamente basso e il nostro problema è già quello di trovare mano d’opera.” Pertanto – ha rimarcato D’Ambrosio – il rapporto che la Regione “ha ereditato” dal Ministero del Tesoro sarà suscettibile di verifiche e dovrà essere comunque “competitivo” con quelli esistenti con gli Istituti operanti sul territorio regionale.
Carraro ha rassicurato D’Ambrosio e ha detto di essere disponibile a trovare collaborazioni e sinergie con il sistema del credito regionale; ha inoltre precisato che l’attività del Mediocredito è soprattutto legata al lavoro con le piccole e medie imprese, con le quali “ha consolidato una proficua esperienza, un’esperienza che viene messa a disposizione della Regione, garantendo – ha detto - un servizio rapido e efficiente e soprattutto una politica veramente regionale.”
Lo scorso anno il Mediocredito ha concesso alle imprese marchigiane 11 miliardi di agevolazioni per le leggi “Sabatini” (670 domande), altrettanti fondi (130 domande) per incentivi all’innovazione, oltre a 60 miliardi per soddisfare le 1.200 domande per il rinnovo di impianti e attrezzature. (e.r.)
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