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10/05/2000

DICHIARAZIONE AREA AD ALTO RISCHIO. L'API RINUNCIA ALLA SOSPENSIVA. SI PROSEGUE NELL'OPERA DI RISANAMENTO

Si è svolta oggi, presso il Tribunale Amministrativo Regionale delle Marche, l’udienza sulla richiesta di sospensiva presentata dalla Raffineria Api di Falconara e relativa alla Deliberazione Amministrativa del Consiglio regionale (n. 305/2000) con la quale l’area di Ancona, Falconara e della bassa Valle dell’Esino è stata dichiarata “area ad elevato rischio di crisi ambientale”. Come è noto la posizione della Regione è condivisa dalla Provincia di Ancona, dal Comune di Falconara Marittima, oltre che dai Comitati dei cittadini di Falconara, Villanova e Fiumesino e dalle Associazioni ambientaliste WWF e Legambiente: una posizione pertanto che ha aggregato sulla tutela della salute e sulla salvaguardia dell’ambiente un vasto schieramento. Nella seduta odierna la Raffineria API ha rinunciato alla richiesta di sospensiva e l’udienza di merito si terrà nel giugno dell’anno prossimo. “Si tratta di un risultato importante – ha detto il presidente Vito D’Ambrosio – che consente nell’immediato di avviare concretamente il risanamento ambientale di quel territorio, assicurando quindi la salvaguardia dell’interesse pubblico. La Regione può quindi – ha aggiunto – procedere alla definizione del Piano di risanamento previsto dalla normativa e rendere concreti i primi interventi urgenti, che sono volti ad aumentare le condizioni di sicurezza della popolazione residente, per i quali sono già stati stanziati 3.300 milioni." L’iniziativa legale assunta dalla Raffineria mette in discussione anche questo stanziamento, frutto dell’Accordo di programma sottoscritto dalla Regione con il Ministero dell’Ambiente.