E’ stato presentato questa mattina il primo report dell’ARMAL, l’Agenzia Regionale Marche Lavoro, che è una struttura della Regione abilitata a svolgere progettazione, sperimentazione e gestione delle attività di studio e ricerca dell’Osservatorio del Mercato del Lavoro e il monitoraggio del sistema regionale dei servizi all’impiego.
Il direttore generale, dott. Antonio Quagliani, ha presentato i dati relativi al mercato del lavoro nelle Marche del 1999 e il raffronto con il 1998.
L’elemento più significativo riguarda il tasso di disoccupazione, che si attesta al 6.1%, quasi la metà rispetto a quello nazionale (11.4%), un tasso – ha sottolineato Quagliani – che è quasi “fisiologico”: se le Marche proseguiranno di questo passo è possibile prevedere un futuro con la difficoltà a reperire forza lavoro, soprattutto qualificata. Il dato positivo è da attribuire alla buona performance delle piccole imprese e dell’artigianato e a tutto il sistema dei servizi, elemento quest’ultimo che rappresenta un test di crescita e consolidamento del sistema economico e che va a ridurre il ritardo marchigiano su questo fronte.
Da rilevare anche un tasso di occupazione dei giovani più significativo rispetto al dato nazionale (69% contro il 57%) e un andamento favorevole anche per l’occupazione femminile: in questo caso il trend è doppio rispetto a quello nazionale. La migliore posizione riguarda senza dubbio la provincia di Ancona, fortemente influenzata dal settore dei servizi, quelli commerciali in particolare.
Il lavoro presentato oggi sarà oggetto di periodici aggiornamenti. (e.r.)
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