Il programma di formazione e riqualificazione per 145 lavoratori navalmeccanici (115 dipendenti delle aziende marchigiane e 30 da occupare), su iniziativa del’Assessore al lavoro ed alla formazione professionale, è stato approvato dalla Giunta regionale, che ha così dato seguito al progetto multiregionale di settore finanziato dallo Stato.
I corsi sono otto; vi hanno aderito i Cantieri navali Ancona (Gruppo Fincantieri), la Cooperativa Tommasi e la ditta Mario Morini del capoluogo.
La spesa prevista è di circa 463 milioni di lire, gran parte dei quali assorbiti dai primi due corsi destinati a nuovi occupati e gestiti operativamente dalla Fincantieri.
Il programma, realizzato in attuazione della legge 413 del 1998 per favorire e riqualificare l’occupazione nell’industria navalmeccanica, fa parte delle intese previste dal protocollo firmato dalle Regioni Marche, Liguria, Friuli Venezia Giulia e Veneto.
Per comprendere gli obbiettivi dell’iniziativa è importante fare un po’ di storia.
Le aziende di costruzioni navali stanno fronteggiando una agguerrita concorrenza di altri Paesi, in particolare la Corea, con ripercussioni commerciali e sull’occupazione.
In particolare la Fincantieri, con sedi operative in varie città italiane, il cui programma di privatizzazione prevedeva ipotesi di divisione delle due principali componenti produttive, mercantile e militare, con possibili conseguenze per l’occupazione e la solidità strutturale.
Le Regioni più interessate a tutto il comparto e dalla presenza della Fincantieri, per cui, hanno promosso un’azione di sostegno e rilancio coordinata dal Ministero dei Trasporti e della Navigazione.
Anche da quest’iniziativa ha preso vita il programma formativo multiregionale che rappresenta un punto di forza delle linee di intervento decise e riguarda l’intero settore, non solo la Fincantieri, con importanti valenze sulla ripresa produttiva derivante da processi di innovazione e riorganizzazione che la navalmeccanica italiana deve affrontare. (fb)
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