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10/03/2000

INTERESSE DEI POLACCHI PER LA NOSTRA AGRICOLTURA. UN INVITO AD INVESTIRE NEL LORO PAESE.

Una delegazione polacca è stata ricevuta oggi dall’assessore all’Agricoltura Marco Moruzzi e da Dante Bartolomei, presidente della III Commissione consiliare e del gruppo di lavoro appositamente costituito per le relazioni con la Polonia. Da anni infatti esistono rapporti tra le due realtà, in particolare dal 1995 quando fu firmato, con l’allora Voivodato di Konin, un Protocollo d’Intesa. Questi Protocolli sono parte di una politica di collaborazione interregionale portata avanti dai Governi dei rispettivi Paesi e rientrano in un discorso più ampio d’interesse della Polonia a stringere relazioni con i Paesi europei, visto il suo imminente ingresso nell’Unione. Un ingresso che la Polonia sta preparando anche dal punto di vista del rinnovo della propria legislazione, del sistema politico ed economico: in particolare, in quest’ultimo settore, si registrano le novità più significative, con una forte crescita dell’imprenditoria privata e una conseguente riduzione del settore statale dell’economia, con l’introduzione di nuove tecnologie e l’apertura ad investimenti stranieri. L’Italia risulta essere il secondo partner commerciale della Polonia, dopo la Germania. Per quanto riguarda le Marche, il flusso di esportazioni verso la Polonia è stato – sono dati che prendono in considerazione il periodo gennaio- settembre 1999 – di circa 260 miliardi. I principali settori merceologici sono le calzature (oltre 23 miliardi), i mobili (9 miliardi), le macchine e apparecchi vari, comprese quelli per le lavorazioni agricole (oltre 150 miliardi), ma anche il settore dell’agroalimentare è interessato (circa 200 milioni). La delegazione, che lascia oggi le Marche, è composta dal presidente di una delle Camere di Commercio, da quattro presidenti di Provincia, da due sindaci e da un direttore di Istituto professionale per l’Agricoltura, che ha già attivato un gemellaggio con l’analogo Istituto di Ascoli Piceno, oltre che da operatori agricoli dei più diversi settori. Una delegazione rappresentativa quindi, che in questi giorni ha visitato diverse realtà sia istituzionali, che produttive, soprattutto dell’ascolano e del fermano. L’interesse è per il nostro modello di sviluppo, diffuso sul territorio, dove le imprese hanno un buon rapporto con le istituzioni. E’ proprio questa relazione pubblico- privato, che ha più colpito gli operatori polacchi. L’assessore all’agricoltura - intervenendo a nome della giunta regionale - ha ricordato che le Marche credono molto nell’allargamento dell’Unione Europea, non solo ai fini dell’integrazione economica, ma anche perché rappresenta un valido aiuto nell’interscambio tra culture, elemento fondamentale per imparare a conoscere e rispettare le differenze. Quanto poi al settore specifico dell’agricoltura è stato ricordato lo sforzo che viene fatto, perché sia garantita la qualità delle produzioni e il rispetto dell’ambiente, favorendo la nascita di nuove imprese, moderne, con forze giovani, cooperative, che producono e trasformano i loro prodotti. Una realtà che i polacchi intendono proporre anche nel loro Paese, anche con il nostro aiuto. In un depliant, distribuito nel corso dell’incontro da uno dei sindaci, ci viene rivolto un esplico invito; si legge infatti: “il carattere agricolo del Comune crea un’ottima base all’industria di trasformazione agroalimentare. Potenziali investitori stranieri troveranno qui luoghi favorevoli per svolgere l’attività economica. La benevolenza ed il pensiero strategico delle autorità del Comune favoriscono lo sviluppo dell’imprenditoria.” (e.r.)