Specie

Orso bruno

Sistematica

Specie: Ursus arctos
Classe: Mammalia
Ordine: Carnivora

Stato delle conoscenze nelle Marche

Stato attuale delle conoscenze: Buono
Stato attuale di conservazione: Vulnerabile
Il Ruolo della Rete Natura 2000: Molto elevato

Distribuzione nelle Marche

Orso bruno

L’Orso bruno è il più grande carnivoro italiano anche se la sottospecie marsicanus, presente in Appennino, non raggiunge le dimensioni delle popolazioni presenti più nord. I maschi raggiungono infatti i 100 – 125 kg di peso e un’altezza, in posizione eretta, inferiore ai 2 m. La sua alimentazione è molto varia e comprende soprattutto materiale vegetale e carogne mentre sono meno importanti le prede vive. È una specie solitaria e territoriale ma i giovani maschi possono compiere ampi movimenti erratici.

 

 

Habitat

L’Orso bruno marsicano è una specie tipicamente forestale che necessità di complessi boschivi ampi e poco disturbati. Durante la ricerca del cibo può frequentare anche aree aperte ed avvicinarsi agli insediamenti umani.

 

Distribuzione e consistenza nelle Marche

La presenza della specie nelle Marche è occasionale, legata alla permanenza più o meno lunga, di individui in dispersione che poi ritornano verso le aree di insediamento stabile dell’Appennino abruzzese. A tutt’oggi le uniche zone che sembrano interessate da questo fenomeno sono quelle del Parco Nazionale dei Monti Sibillini e del Parco Nazionale del Gran Sasso – Monti della Laga.

 

La specie nella Rete Natura 2000

La specie è stata segnalata in 6 siti tutti compresi nella parte meridionale della catena appenninica; in nessun caso si tratta di insediamento stabile ma sempre di individui in dispersione. La rete Natura 2000 comprende comunque tutte le aree potenzialmente importanti per la specie nella Marche.

 

 

Minacce e pressioni

Essendo la presenza di questa specie nelle Marche è legata ad esemplari in erratismo che si fermano per periodi più o meno lunghi per poi scomparire non è facile definire i fattori di minaccia che gravano sulla specie. Ragionando in termini di creazione delle condizioni ottimali per un insediamento più stabile della specie le pressioni maggiori derivano certamente dalle uccisioni illegali. La specie è vulnerabile sia ai lacci, in genere collocati per il cinghiale che ai bocconi avvelenati, il cui target è usualmente il lupo. Particolarmente negative, sia per il disturbo che per il rischio di abbattimenti accidentali, sono le battute al cinghiale.
Ulteriore fattori di mortalità è il traffico veicolare, particolarmente importante in aree con densità di strade relativamente alte come i comprensori montani marchigiani.

 

A04.01

Agricoltura

Pascolo intensivo

B02.04

Selvicoltura

Rimozione degli alberi morti o morenti

B02.05

Selvicoltura

Produzione forestale non intensiva (lasciando legno morto e alberi maturi)

B07

Selvicoltura

Ceduazione

B07.03

Selvicoltura

Apertura piste forestali

D01.02.01

Infrastrutture per il trasporto e per le utilities

Autostrade e altre strade con recinzioni che impediscono l'accesso alle carreggiate

D01

Infrastrutture per il trasporto e per le utilities

Alto volume di traffico di veicoli a motore

D01

Infrastrutture per il trasporto e per le utilities

Muretti di protezione e reti paramassi

E01.01

Urbanizzazione e espansioni insediative

Aree urbane ed edifici residenziali

E02.01

Urbanizzazione e espansioni insediative

Aree commerciali o produttive

F03.01

Uso di risorse biologico (esclusa agricoltura e selvicoltura)

Caccia

F03.02.03

Uso di risorse biologico (esclusa agricoltura e selvicoltura)

Trappolaggio, uso del veleno e bracconaggio

G01.02

Disturbo antropico

Escursionismo a piedi, cavallo e veicoli non motorizzati

G01.03.02

Disturbo antropico

Escursionismo con veicoli motorizzati da fuoristrada

G05.09

Disturbo antropico

Recinzioni

J01.01

Modificazione dei sistemi naturali

Incendi di origine antropica

 

Strategie di conservazione

La strategia di gestione dell’orso bruno non può che indirizzarsi verso la creazione di condizioni adatte al suo insediamento, nel caso la popolazione abruzzese iniziasse ad espandersi, ad esempio attraverso interventi sul reticolo stradale, per ridurne l’effetto sulla permeabilità ecologica, con misure volte alla riqualificazione delle aree forestali, con la realizzazione di aree contigue che colleghino i parchi e le riserve naturali e più in generale con le diverse strategie definite nell’ambito del Programma d’azione per la tutela dell’orso marsicano (P.A.T.O.M.).

 

 

 

Siti Natura 2000 in cui รจ segnalata

 

ZSC/SIC: