Un Protocollo d’Intesa per le infrastrutture telematiche è stato firmato oggi da Marche, Abruzzo, Lazio, Umbria e Toscana. Le cinque Regioni dell’Italia centrale hanno avviato da tempo un rapporto di cooperazione e collaborazione - definito in un Convegno a Orvieto nel maggio ’97 - e già dividono una “casa comune” a Bruxelles e un progetto per l’Appennino.
Insieme a Vito D’Ambrosio, i presidenti dell’Umbria, Bruno Bracalente e dell’Abruzzo, Antonio Falconio e, in rappresentanza di Toscana e Lazio, rispettivamente gli assessori Paolo Giannarelli e Vincenzo Pizzutelli.
Il Protocollo è il risultato di un gruppo di lavoro, che è stato coordinato dalle Marche attraverso il lavoro dell’ing. Lucio Forestieri, dirigente del Servizio Informatica della Regione. L’obiettivo è quello della costituzione di una piattaforma tecnologica unitaria e, pertanto, verranno realizzati congiuntamente diversi progetti:
- una infrastruttura telematica interregionale in grado di far dialogare i Servizi delle cinque Regioni, con particolare riferimento alle politiche della sicurezza e alla firma elettronica,
- una Redazione Telematica interregionale per la diffusione delle informazioni sulle attività istituzionali e le opportunità territoriali,
- l’informazione sull’offerta turistica e sugli itinerari culturali,
- un sistema di servizi per la promozione e il sostegno delle PMI,
- la costituzione di un gruppo di lavoro per gestire i settori interessati dal processo di decentramento,
- la partecipazione ai programmi comunitari per la Società dell’Informazione,
- l’organizzazione, anche in rete, di forme di promozione del sistema delle cinque Regioni.
Le Regioni si impegnano a rendere disponibili informazioni, modello organizzativo, risultati e a rafforzare il raccordo con l’Autorità informatica per la Pubblica amministrazione (AIPA), che è responsabile dell’organizzazione e della gestione della rete unitaria ed è il soggetto che definisce le regole per la cooperazione con i sistemi informativi della P.A. a livello centrale.
“Con l’avvio di infrastrutture leggere, come quelle telematiche – ha detto Vito D’Ambrosio – siamo in grado di superare le carenze infrastrutturali esistenti. Le reti telematiche sono fattori di sviluppo e di crescita delle comunità locali, oltre che il presupposto per la cooperazione tra amministrazioni in direzione di uno sviluppo del federalismo solidale. Oggi diamo vita a una parte importante della Rete Unitaria della Pubblica Amministrazione, con la costituzione di una Internet dell’Italia centrale”.
|