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19/08/2002

Caccia, tasse di iscrizione ATC e ritardi nel pagamento. UNA CIRCOLARE RISOLVE GLI INTERROGATIVI

Gli interrogativi sollevati dai presidenti di alcuni Ambiti Territoriali di Caccia (ATC), circa il non rispetto del termine del 31 maggio per il pagamento della tassa di iscrizione agli ambiti, oltre che il mancato rilascio dei tesserini da parte di diversi Comuni per la stessa ragione, richiedevano di risolvere la situazione controversa attraverso un intervento che riportasse certezza interpretativa della legge regionale 7/95. L’assessore regionale alla caccia, Luciano Agostini si è fatto interprete del problema ed ha attivato gli uffici regionali competenti per risolvere la situazione e per mettere in condizione tutti gli operatori di esercitare diritti e doveri. Una circolare ha pertanto chiarito che la data del 31 maggio, sia per la formulazione della norma, sia per la non previsione di una sanzione, non è da considerarsi un termine perentorio, ma ordinatorio che non fa decadere il diritto se il termine non è rispettato. Si tratta infatti di una scadenza che permette agli ATC di programmare gli interventi della stagione venatoria successiva. “ Ma il ritardato pagamento della quota - ha spiegato l’assessore – pregiudica la sicurezza di vedere accolta la propria iscrizione nell’ambito territoriale di caccia scelto, perché l’Ambito potrebbe aver raggiunto il limite di densità venatoria. E’ logico oltre che proverbiale: come dire “chi tardi arriva…” La circolare della Regione precisa, infatti, che la stessa natura della norma consente di pagare in seguito la quota di iscrizione ”fatta salva la disponibilità di ogni ATC sulla base degli indici di densità venatoria” e che i Comuni sono tenuti al rilascio dei tesserini non appena si dà prova dell’avvenuto versamento della quota. Una condizione che resta necessaria per lo svolgimento dell’attività di caccia nella stagione in corso. (ad’e)