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20/09/2000

COME PREVENIRE LA MALATTIA DI NEWCASTLE CHE INTERESSA IL POLLAME

Com’è noto nella provincia di Ascoli Piceno sono presenti tre focolai di malattia di Newcastle o pesudo peste aviare. Questa malattia è una malattia esclusiva del pollame e dei volatili domestici e selvatici ed è caratterizzata da sintomatologia di tipo respiratorio, enterica e nervosa. Talvolta è possibile il riscontro di lesioni di tipo emorragico. Gli animali malati vengono a morte nel giro di poco tempo. La diffusione avviene soprattutto per contatto diretto tra gli animali vivi. Un’altra via di diffusione è rappresentata dal movimento di persone e di materiale tra gli allevamenti. Il contatto con animali vivi o macellati non provoca malattia nell’uomo. Fin dai primi sospetti il Servizio Veterinario della Regione Marche si è attivato ed ha emanato i provvedimenti di sua competenza (ordinanza di zona di sorveglianza dal 1° settembre 2000) al fine di impedire una ulteriore diffusione della malattia. Con questa ordinanza, infatti, viene stabilito il divieto di uscita dei volatili, delle uova di cova, del concime, della pollina e delle lettiere dalla zona di sorveglianza tranne i casi in cui sono trasportati direttamente in un macello individuato dalla autorità competente previo nulla-osta dei servizi veterinari competenti; il divieto di spostamento dei piccioni viaggiatori nonché il divieto di fiere, mercati, esposizioni e raduni di volatili o altri uccelli e dell’attività di rivendita anche ambulante di animali delle specie sensibili. In ogni caso, per evitare che la malattia si diffonda nel restante parte del territorio marchigiano è opportuno seguire alcune semplici precauzioni. E’ opportuno acquistare solo animali di cui si è certi della provenienza ed impedire l’ingresso al proprio allevamento a persone non conosciute o comunque a persone che non indossino indumenti o calzari monouso. Ai primi sintomi della malattia (tosse, rinite, edemi oculari, etc.) è necessario chiamare il Servizio Veterinario della Asl o rivolgersi al proprio veterinario di fiducia. Per ogni ulteriore informazioni è possibile contattare i Servizi veterinari delle Aziende Sanitarie Locali o il Servizio Veterinario Regionale o rivolgersi alle Sezioni Diagnostiche dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell’Umbria e delle Marche.