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08/09/2009

MANULI, L'INTERO TERRITORIO DEVE MUOVERSI

Il problema della chiusura della Manuli deve riguardare tutte le Marche. E in particolare vedere limpegno unanime delle istituzioni al fianco dei lavoratori per unarea particolarmente colpita. Lintera regione deve mobilitarsi di fronte ai problemi di una crisi che nellAscolano assume toni drammatici. Per questo la riunione voluta dalla presidenza della III Commissione consiliare e` stata non solo sulla gravita` della chiusura della Manuli (ancorche` anomala e` stato detto dai sindacati e dai lavoratori poiche` non si tratta di crisi ma di delocalizzazione) ma sulla maggiore presa di responsabilita` delle istituzioni, per fronteggiare una crisi diffusa a tutti i livelli, in una zona come Ascoli che gia` aveva dovuto sopportare il problema della chiusura dei fondi della Cassa per il Mezzogiorno. Quindi: affrontare lemergenza lavoro; gestire la grave crisi in questo periodo di transizione, guardare con nuove risorse, incentivi pubblici e soprattutto integrazione delle forze fra parti sociali e imprese, per un cambiamento culturale che regola come un orologio ormai il vero futuro del modello produttivo marchigiano. Queste sono state le conclusioni dellassessore Benatti alla Formazione, ad integrare gli interventi molto sentiti dellassessore Badiali (Lavoro e Attivita` produttive) e Donati (al Piceno). Grande la partecipazione e lascolto, ma ancor di piu`, ha concluso la Benatti, la giunta regionale vuole dare risposte che guardano al futuro. Intanto, e` stato chiesto che la manifestazione del 19 settembre prossimo sia non solo della Manuli ma delle Marche nellinsieme. Badiali poi ha ricordato che la Regione si e` gia` mossa per riattivare e sbloccare i fondi pubblici (30 milioni) dellaccordo programma dedicati alla Sgl Carbon, accordo firmato dalla scorsa presidenza Prodi ma poi non piu` attivato. Con questi fondi possiamo immediatamente rivitalizzare il settore manifatturiero, rendere piu` attrattivi i territori come Ascoli per nuovi investimenti, attivare tutti gli strumenti per competere come la banda larga, favorire e incentivare il ricambio imprenditoriale e generazionale con un occhio attento alla formazione, allinnovazione e alla ricerca e allintegrazione dei settori sul territorio come Turismo, Cultura e Agroalimentare per riunire sforzi e risorse per la crescita comune. Anche Donati ha ribadito nel suo intervento limportanza che la Regione ha ultimamente dato al Piceno (con listituzione di un assessorato speciale, anche se operativo solo da due anni) con la ferma intenzione politica di adottare provvedimenti mirati per una zona che soffre da anni di disoccupazione e crisi industriale. Anche in tale ottica, ogni incentivo nel futuro deve essere riservato a chi fa impresa sul serio, da e per il territorio, ancor prima che alle multinazionali che nel tempo si sono rivelate essere un boomerang negativo per lo sviluppo. Badiali, Donati e Benatti hanno poi sottolineato che il prossimo Consiglio del 15 settembre dedichera` ampio spazio a questa situazione non lasciando nulla di intentato per trovare nuove risorse onde affrontare lemergenza e al contempo elaborare insieme a tutte le parti sociali nuovi progetti autorevoli per la ripresa del lavoro e della produzione.