I pediatri sono figure centrali nell'educazione alla genitorialità e lungo lo sviluppo del bambino sono coloro coi quali le famiglie hanno un contatto regolare, precoce e personale.
In più, i genitori tendono a riconoscere nel pediatra una figura di fiducia e considerano il controllo di salute e il rapporto diretto con il medico come una risorsa di consigli, aiuto, sostegno e cura: proprio per questo è apparso indispensabile il loro coinvolgimento nel progetto Nati per Leggere.
Numerosi sono già i pediatri che hanno seguito specifici incontri di aggiornamento professionale sul tema della lettura condivisa e che hanno aderito al progetto, comprendendo l’importanza di questa metodica rivolta ai più piccoli.
Gli ambulatori, i consultori pediatrici, i centri di vaccinazione sono diventati pertanto luoghi “strategici” in cui trovare informazioni, lo scaffale dedicato al progetto e i libri per poter leggere con i propri bambini magari durante un'attesa.
E’ quindi compito del pediatra informare correttamente il genitore sull'importanza della lettura condivisa in famiglia per lo sviluppo psicoaffettivo del bambino nelle sue varie fasi di crescita.
I pediatri che decidono di aderire al progetto s'impegnano a distribuire, con un colloquio personalizzato, l'apposito opuscolo informativo di Nati per Leggere alle famiglie e possono mettere a disposizione di bambini e genitori, offerto gratuitamente dalla Regione, una piccola dotazione libraria di base, gli opuscoli informativi e le bibliografie tematiche.
Inoltre sono invitati a prescrivere con una simbolica ricetta medica ai genitori la lettura di un libro tra quelli selezionati nelle bibliografie di Nati per Leggere, apponendo sul proprio ricettario un adesivo personalizzato del progetto, invitando così a genitori a recarsi nella biblioteca più vicina per territorio tra quelle aderenti al progetto.
Qualsiasi centro pediatrico, presente sul territorio regionale, può aderire al progetto contattando il coordinamento del Sistema Bibliotecario Regionale.