Habitat

Habitat 4030

Stato delle conoscenze nelle Marche

Stato attuale delle conoscenze: Insufficiente
Stato attuale di conservazione: Vulnerabile
Il Ruolo della Rete Natura 2000: Molto elevato

Siti in cui รจ segnalato

4030 - Lande secche europee

Comunità vegetali arbustive acidofile a dominanza di brugo (Calluna vulgaris), spesso con presenza di altre specie arbustive quali Vaccinium myrtillus, Erica arborea, E. scoparia, Genista tinctoria e Cytisus scoparius. Lo strato erbaceo è caratterizzato da Pteridium aquilinum, Danthonia decumbens, Agrostis tenuis, Luzula campestris e Veronica officinalis. Si sviluppano su suoli sabbiosi a pH acido, poveri di nutrienti, che hanno origine da substrati di natura arenacea.

Si tratta di fitocenosi tipiche di pascoli abbandonati e radure dei boschi collinari e basso montani, collegate agli orli e ai mantelli di boschi acidofili a dominanza di faggio, castagno e cerro. Spesso sono forme di degradazione di questi boschi o di ricolonizzazione di pascoli abbandonati.

 

 

Caratterizzazione fitosociologica

Non definita a livello regionale.

 

Distribuzione e consistenza nelle Marche

L’habitat è raro nelle Marche. E’ stato infatti segnalato sulle Serre di Burano nell’urbinate, ed in alcuni siti nell’ascolano, dove Calluna vulgaris trova una delle stazioni più meridionali del suo areale italiano.

 

L'habitat nella Rete Natura 2000

L’Habitat, raro nelle Marche, è segnalato in 6 soli siti per una superficie complessiva stimata in circa 222,32 ha. Allo stato attuale delle conoscenze tutte le aree in cui risulta presente l’Habitat sono all’interno della rete Natura 2000 che svolge quindi un ruolo molto elevato per la sua tutela.

 

Minacce e pressioni

Le formazioni a Calluna vulgaris tendono ad evolvere verso comunità forestali. L’assenza o il sottoutilizzo dei pascoli sono quindi significativi fattori di minaccia. Visto che tali comunità vegetali si trovano spesso nelle radure forestali o nel sottobosco di boschi aperti, anche interventi selvicolturali che non tengano conto della presenza di questo habitat (rimozione del sottobosco, apertura di piste forestali, disturbo legato alle attività di ceduazione) possono costituire significativi fattori di minaccia.

 

 

A04.03

Agricoltura

Assenza di pascolo

A04.04

Agricoltura

Sottoutilizzo dei pascoli

B02.03

Selvicoltura

Rimozione del sottobosco

B07.02

Selvicoltura

Ceduazione

B07.03

Selvicoltura

Apertura piste forestali

J03.01.05

Modificazione dei sistemi naturali

Modifica della composizione e struttura delle fitocenosi (successioni evolutive)

K02.01

Processi biotici e abiotici naturali (escluse catastrofi)

Cambiamento nella composizione specifica (successione)

 

Strategie di conservazione

La conoscenza della distribuzione della risorsa e la definizione del suo stato di conservazione sono di fondamentale importanza per l’adozione di appropriate misure di tutela. La conservazione dell’habitat non può prescindere inoltre da un corretto monitoraggio allo scopo di individuare eventuali processi dinamici in atto che portano all’evoluzione della vegetazione verso cenosi forestali e pre-forestali. I risultati del monitoraggio consentiranno di programmare Interventi specifici volti al controllo delle dinamiche evolutive della vegetazione. In tale ottica si ritiene di fondamentale importanza il sostegno alle attività pastorali esistenti, in quanto il pascolo rappresenta un fattore di controllo di tali dinamiche. 

 

 

 

ZSC/SIC presenti: