Habitat

Habitat 3150

Stato delle conoscenze nelle Marche

Stato attuale delle conoscenze: Insufficiente
Stato attuale di conservazione:  Non definibile
Il Ruolo della Rete Natura 2000:
Non definibile

Siti in cui è segnalato

3150 - Laghi eutrofici naturali con vegetazione del Magnopotamion o Hydrocharition

Vegetazione caratterizzata da idrofite natanti e radicanti che si sviluppano nelle acque dolci lacustri, palustri e stagnanti, ma di profondità non superiore a 2-3 m, generalmente eutrofiche e ricche in basi. Si tratta di comunità caratterizzate da specie altamente specializzate, la maggior parte delle quali rara e minacciata nel territorio regionale (Lemna minor, L. gibba, Myriophyllum spicatum, M. verticillatum, Najas marina, Persicaria amphibia, Potamogeton lucens,   P. crispus, P. natans, P. nodosus, P. pectinatus, Riccia fluitans, Ricciocarpus natans, Zannichellia palustris subsp. pedicellata).

 

 

Caratterizzazione fitosociologica

Le comunità vegetali riferite a questo habitat rientrano nelle alleanze Lemnion minoris Tüxen ex O. Bolòs & Masclans 1955 e Lemnion trisulcae Den Hartog & Segal ex Tüxen & Schwabe in Tüxen 1974, dell’ordine Lemnetalia minoris Tüxen ex O. Bolòs & Masclans 1955 (classe Lemnetea minoris Tüxen ex O. Bolòs & Masclans 1955), Potamion pectinati (Koch 1926) Libbert 1931 e Zannichellion pedicellatae Schaminée, Lanjouw & Schipper 1990 em. Pott 1992, dell’ordine Potametalia pectinati Koch 1926 (classe Potametea Klika in Klika & Novák 1941).

 

Distribuzione e consistenza nelle Marche

L’habitat è stato segnalato nei SIC “Tavernelle sul Metauro”, “Fiume Metauro da Piano di Zucca alla Foce” , “Fiume Esino in località Ripa Bianca” e “Selva dell’Abbadia di Fiastra”, ma la sua distribuzione a livello regionale va ulteriormente indagata e approfondita.

 

L'habitat nella Rete Natura 2000

L’Habitat ha una distribuzione molto limitata nella rete Natura 2000 essendo segnalato in appena 4 siti. La sua superficie complessiva, dedotta dai Formulari è di 15.7223 ha. Nella cartografia regionale è sempre segnalato in mosaico con altri tipi di vegetazione lacustre tra cui l’Habitat 3260. La scarsità di siti in cui è presente riflette la carenza di habitat lacustri nella regione e la mancanza di informazioni puntuali su questa tipologia di ecosistemi.

 

Minacce e pressioni

I principali fattori di minaccia sono rappresentati: dalla modifica degli assetti idraulici del bacino, dall’inquinamento delle acque, dall’abbandono della gestione dei corpi idrici con interramento dei bacini ed evoluzione della vegetazione verso cenosi elofitiche; dalla realizzazione di interventi di ripulitura dei fondali non rispettosi della vegetazione presente.

 

G05.02

Disturbo antropico

Danneggiamento della superficie dei fondali

H01

Inquinamento

Inquinamento acque superficiali

I01

Specie e generi invasivi e/o problematici

Specie invasive alloctone

J02.01.02

Modificazione dei sistemi naturali

Bonifica di aree marine, estuari e paludi

J02.01.03

Modificazione dei sistemi naturali

Ritombamento di canali, stagni, laghi, ecc.

J02.02.01

Modificazione dei sistemi naturali

Dragaggio e rimozione di sedimenti in acque dolci

J02.05.03

Modificazione dei sistemi naturali

Modifica dei corpi d'acqua ferma

J02.06

Modificazione dei sistemi naturali

Prelievo di acque superficiali

J02.06.01

Modificazione dei sistemi naturali

Prelievo di acque superficiali per l'agricoltura

J02.10

Modificazione dei sistemi naturali

Gestione della vegetazione aquatica e delle sponde per il drenaggio

J02.11.01

Modificazione dei sistemi naturali

Deposito di sedimenti

J02.13

Modificazione dei sistemi naturali

Abbandono della gestione dei corpi d'acqua

J02.15

Modificazione dei sistemi naturali

Altri cambiamenti antropici negli assetti idraulici

J03.01.05

Modificazione dei sistemi naturali

Modifica della composizione e struttura delle fitocenosi (successioni evolutive)

J03.05.02

Modificazione dei sistemi naturali

Repentina modifica dei fattori abiotici (acqua)

K02.01

Processi biotici e abiotici naturali (escluse catastrofi)

Cambiamento nella composizione specifica (successione)

K02.02

Processi biotici e abiotici naturali (escluse catastrofi)

Accumulo di materiale organico

K02.03

Processi biotici e abiotici naturali (escluse catastrofi)

Eutrofizzazione naturale

 

Strategie di conservazione

Le strategie di conservazione dell’habitat devono essere finalizzate alla tutela e riqualificazione dei corpi d'acqua superficiali, sia definendo un quadro generale di indirizzi e prescrizioni, finalizzati alla regolamentazione e gestione delle risorse idriche a scala di bacino, sia con specifici interventi rivolti alla conservazione di singole emergenze, come sorgenti, pozze, laghetti, fontanili, torrenti e altre risorse idriche.
La conoscenza della distribuzione della risorsa e la definizione del suo stato di conservazione sono di fondamentale importanza per l’adozione di appropriate misure di tutela.

 

 

 

ZSC/SIC presenti: