Habitat 2230
Stato delle conoscenze nelle Marche
Stato attuale delle conoscenze: Insufficiente
Stato attuale di conservazione: Non definibile
Il Ruolo della Rete Natura 2000: Non definibile
Siti in cui รจ segnalato
2230 - Dune con prati dei Malcolmietalia
Pratelli composti prevalentemente da terofite effimere da debolmente a fortemente nitrofile, a fenologia tardo-invernale primaverile. Si sviluppano su substrati sabbiosi, nelle radure della vegetazione dunale della classe Ammophiletea. Specie indicatrici dell’habitat per il territorio marchigiano sono: Aetheorhiza bulbosa, Bromus diandrus, Cutandia maritima, Lagurus ovatus, Medicago littoralis, Ononis variegata, Phleum arenarium, Silene gallica e Vulpia membranacea.
Caratterizzazione fitosociologica
L’habitat è riferibile all’alleanza Laguro ovati-Vulpion membranaceae Géhu & Biondi 1994 [ordine Malcolmietalia Rivas Goday, 1958; classe Helianthemetea guttatae (Br.-Bl. in Br.-Bl., Roussine & Nègre 1952) Rivas Goday & Rivas-Martínez 1963 nom. mut. propos. in Rivas-Martínez et al. 2002)].
Distribuzione e consistenza nelle Marche
L’habitat è segnalato lungo il litorale pesarese ed il litorale di Porto d’Ascoli, ma la sua distribuzione a livello regionale va ulteriormente indagata e approfondita.
L'habitat nella Rete Natura 2000
L’Habitat è segnalato negli unici 2 siti regionali che interessino coste basse e sabbiose (IT5310007 “Litorale della Baia del Re” e IT5340001 “Litorale di Porto d’Ascoli”) con una superficie complessiva di appena 0,64 ha.
Minacce e pressioni
I principali fattori di minaccia sono legati al disturbo dovuto alla fruizione turistica e alle attività ad essa connesse (ripascimenti, presenza di stabilimenti balneari, interventi di manutenzione delle spiagge, ecc.). La loro distribuzione è infatti influenzata, oltre che dall’azione eolica, anche dal passaggio di animali e persone. Da rilevare anche la possibile presenza di specie invasive alloctone (Carpobrotus acinaciformis).
C01.01.02 |
Attività minerarie, cave e produzione di energia |
Rimozione di materiale dalle spiagge |
D03.01 |
Infrastrutture per il trasporto e per le utilities |
Aree portuali |
D03.01.02 |
Infrastrutture per il trasporto e per le utilities |
Pontili e attracchi turistici |
E03.04.01 |
Urbanizzazione e espansioni insediative |
Ripascimenti |
G01.08.01 |
Disturbo antropico |
Turismo balneare in aree non attrezzate |
G02.10.01 |
Disturbo antropico |
Stabilimenti balneari |
G05.01 |
Disturbo antropico |
Calpestio e utilizzo eccessivo |
G05.05 |
Disturbo antropico |
Intensa manutenzione e pulizia di parchi e spiagge |
H05 |
Inquinamento |
Inquinamento del suolo e abbandono di rifiuti solidi (escluse le discariche) |
I01 |
Specie e generi invasivi e/o problematici |
Specie invasive alloctone |
Strategie di conservazione
La conoscenza della distribuzione della risorsa e la definizione del suo stato di conservazione sono di fondamentale importanza per l’adozione di appropriate misure di tutela. La conservazione dell’habitat non può prescindere, inoltre, dall’adozione di un piano di monitoraggio della distribuzione e della composizione floristica della comunità ad esso riferite.
In linea generale si ritiene opportuno: definire un quadro generale di indirizzi e prescrizioni, finalizzato alla regolamentazione delle attività negli ambienti costieri e alla razionalizzazione del sistema di fruizione, per esempio attraverso la regolamentazione dell’accessibilità interna alle aree in cui l’habitat è diffuso; valutare e garantire la compatibilità tra esigenze di sviluppo degli insediamenti turistici balneari e protezione dell’habitat con particolare attenzione per gli insediamenti interni ai SIC; ove ritenuto necessario realizzare interventi specifici di riqualificazione o di recupero dell’habitat, come per esempio l’eradicazione delle specie alloctone invasive.
ZSC/SIC presenti: