Habitat

Habitat 4090

Stato delle conoscenze nelle Marche

Stato attuale delle conoscenze: Insufficiente
Stato attuale di conservazione:  Non definibile
Il Ruolo della Rete Natura 2000:
Non definibile

Siti in cui รจ segnalato

4090 - Lande oro-mediterranee endemiche a ginestre spinose

Formazioni xerofile camefitico-emicriptofitiche submontane e montane dominate da leguminose spinose (Astragalus sempervirens subsp. sempervirens, Genista michelii), che si presentano a mosaico con le praterie montane (seslerieti). Tali fitocenosi sono diffuse sulle vette e lungo i crinali dei rilievi montuosi e si sviluppano su suoli poco evoluti (litosuoli) con abbondante materiale detritico ed estesi affioramenti rocciosi.

Specie indicatrici dell’habitat sono: Astragalus sempervirens subsp. sempervirens, A. sirinicus, Anthyllis montana, Anthemis cretica, Carex humilis, Dianthus sylvestris subsp. longicaulis, Helianthemum oelandicum subsp. alpestre, Linum viscosum, Leucanthemum heterophyllum, L. tridactylites, Sesleria nitida, S. italica, S. juncifolia subsp. juncifolia, Thymus longicaulis, T. striatus.

 

 

Caratterizzazione fitosociologica

L’habitat è riferito all’associazione Astragalo sempervirentis-Seslerietum nitidae Biondi & Ballelli 1995 (alleanza Phleo ambigui-Bromion erecti Biondi et Blasi ex Biondi, Ballelli, Allegrezza & Zuccarello 1995, ordine Brometalia erecti Br.-Bl. 1936, classe Festuco-Brometea Br.-Bl. & Tx. ex Br.-Bl. 1949).

E’ riferibile a questo habitat il seslerieto della subassociazione Carici humulis-Seslerietum apenninae Biondi et al. 1989 genistetosum michelii Allegrezza et al. 1997 (alleanza Seslerion apenninae Furnari in Bruno et Furnari 1966, ordine Seslerietalia tenuifoliae Horvat 1930, classe Elyno-Seslerietea Br.-Bl. 1948).

 

Distribuzione e consistenza nelle Marche

Le formazioni ad Astragalus sempervirens sono poco comuni nell’Appennino umbro-marchigiano e sul massiccio dei Sibillini. Genista michelii è presente con elevati valori di copertura nei seslerieti a Sesleria juncifolia sui settori sommitali di alcuni rilievi dell'Appennino umbro-marchigiano. 

La distribuzione dell’habitat a livello regionale va comunque ulteriormente indagata e approfondita.

 

L'habitat nella Rete Natura 2000

L’Habitat è relativamente diffuso nella rete essendo segnalato in 16 siti, tutti concentrati nella porzione meridionale della catena, tra l’Appennino camerte e Monti Sibillini. La superficie complessiva, riportata nei Formulari, è di circa 1.144,63 ha.

 

Minacce e pressioni

​Allo stato attuale non si ravvisano particolari minacce per la conservazione dell’habitat.

 

K01.01

Processi biotici e abiotici naturali (escluse catastrofi)

Erosione

L04

Eventi geologici e catastrofi naturali

Valanghe

 

Strategie di conservazione

La conoscenza della distribuzione della risorsa e la definizione del suo stato di conservazione sono di fondamentale importanza per l’adozione di appropriate misure di tutela. La conservazione dell’habitat non può prescindere, inoltre, dall’adozione di un piano di monitoraggio della distribuzione e della composizione floristica della comunità esso riferite.

 

 

 

ZSC/SIC presenti: