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01/08/2019

CONFERENZA DELLE REGIONI: OK ALLA REVISIONE DELLE CONDIZIONI DEGLI INTERVENTI NELLE AREE DI CRISI INDUSTRIALE: CESETTI: “OTTIMO RISULTATO PER LA REGIONE MARCHE IN PRIMA FILA NELLA RICHIESTA DELLE MODIFICHE”

La Conferenza delle Regioni, nella seduta odierna, ha espresso parere favorevole con alcune osservazioni sullo schema di decreto del Ministero dello Sviluppo economico in merito alla revisione delle condizioni e delle modalità per l’attuazione degli interventi che la legge 181/89 finanzia nelle aree di crisi industriale complessa e non complessa. Ne dà notizia l’Assessore Fabrizio Cesetti che, su delega del Presidente Ceriscioli, ha rappresentato la Regione Marche alla riunione. “E’ un ottimo risultato - afferma Cesetti - quello conseguito dalle Regioni al termine di un intenso e vivace dibattito svolto a livello tecnico e politico-istituzionale con il Ministero dello Sviluppo economico. Lo è ancora di più per la Regione Marche, in prima fila nella richiesta di modificare e integrare lo strumento nell’ottica di una maggiore flessibilità e adattabilità ai diversi contesti territoriali in cui viene applicato. Il parere che oggi la Conferenza delle Regioni ha rilasciato è positivo, in quanto lo schema di decreto ha recepito nella sostanza tutte le istanze regionali: abbassamento soglia minima di investimento a 1 milione di euro, la previsione della partecipazione di aggregazione di imprese, l’introduzione degli aiuti alla formazione, la possibilità di cumulare il contributo riconosciuto dalla legge con altre tipologie di aiuto come garanzie e agevolazioni fiscali, la previsione di una corsia preferenziale e accelerata (la cd. Fast track già vigente per i contratti di sviluppo) per i progetti di investimento strategico, con un consistente impatto occupazionale e elevata entità finanziaria. Trattandosi di una svolta significativa per l’attuazione di una legge che negli anni ha mostrato alcune criticità applicative – prosegue l’assessore Cesetti - le Regioni hanno ritenuto importante integrare il parere con alcune richieste che, se inserite, potrebbero consentire la presentazione di programmi di investimento più ampi e organici e incoraggiare un processo di semplificazione delle procedure. Mi riferisco, in particolare all’introduzione, tra le tipologie di spesa ammissibili, di quelle per favorire l’internazionalizzazione tramite il ricorso agli aiuti all’innovazione, il riconoscimento di altre forme più flessibili di aggregazione oltre ai contratti di rete e soprattutto garanzie sulla riduzione dei tempi e la semplificazione delle procedure da parte del soggetto gestore, che formeranno oggetto della successiva circolare. Auspico che queste richieste vengano accolte nel testo finale, perché potrebbero rendere ancor più fruibile lo strumento da parte delle imprese di tutte le dimensioni, attrarre nuovi investimenti ed evitare che le risorse a disposizione delle Regioni rimangano inutilizzate”.