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14/05/2024

Cure odontoiatriche più accessibili nelle Marche per le persone in difficoltà economiche

La Regione Marche istituisce la Rete Odontoiatrica Regionale, che si prefigge l’obiettivo di migliorare la presa in carico globale e dei pazienti fragili (con facilitazione dei percorsi logistici ed organizzativi), garantire l’uniformità di accesso e di trattamento in tutto il territorio regionale attraverso l'integrazione ospedale-territorio e specifici PDTA (percorsi diagnostico terapeutici assistenziali), omogeneizzare le procedure cliniche e amministrative, condividere linee guida e/o protocolli operativi (da parte del Coordinamento Regionale, per supportare le competenze professionali e incrementare la qualità assistenziale e il piano di cura complessivo). La delibera della giunta regionale, approvata nella consueta seduta settimanale, rientra tra gli obiettivi delineati nel Piano Socio Sanitario Regionale 2023-2025. La Rete Odontoiatrica Regionale, che prevede l’integrazione tra ospedali territoriali di primo livello ed ambulatori distrettuali e del terzo settore, garantirà prestazioni che spaziano dall’odontoiatria convenzionale fino all’assistenza odontoiatrica e di chirurgia orale svolta con l’ausilio della sala operatoria ed eventualmente della rianimazione. L’assessorato regionale alla Sanità sottolinea l’importanza dell’istituzione della Rete, che favorisce l’accessibilità alle cure odontoiatriche nell’età evolutiva (0-14 anni) e nell’età adulta delle persone in condizioni di difficoltà economiche e che si propone di colmare la carenza di offerta pubblica rispetto al bisogno di salute. Il 50% dei cittadini, infatti, non ha disponibilità economiche adeguate a rivolgersi all’odontoiatria privata. Previste prestazioni per la tutela della salute odontoiatrica in età evolutiva, l’assistenza odontoiatrica e protesica a determinate categorie in condizioni di vulnerabilità sanitaria e sociale, il trattamento urgenze odontostomatologiche, le visite odontoiatriche anche per diagnosi precoce di patologie neoplastiche del cavo orale. I nodi della rete, sia ambulatoriali che ospedalieri, erogano prestazioni, anche quelle a carattere di urgenza, con orari e modalità organizzative proprie di ogni singola struttura da pubblicare nelle carte dei servizi/ siti internet degli Enti. A queste si aggiungono il trattamento di gravi manifestazioni orali (tipo sanguinamento o infezioni) in pazienti immunodepressi, con malattia neoplastica (in trattamento chemioterapico o/e radiante), con cardiopatie (in trattamento con anti aggreganti o anti coagulanti), con diabete scompensato, grave insufficienza renale ed epatica, portatori di disabilità psichica o fisica. L’offerta assistenziale potrà essere implementata con altre prestazioni extra-LEA, proposte ed autorizzate in seno al Coordinamento Regionale, unicamente a seguito dell’individuazione di specifici finanziamenti. Le patologie più diffuse nella popolazione sono le malattie parodontali, che causano la perdita di elementi dentali in età adulta avanzata (prevalenza del 60% per le forme di lieve/media entità e del 15% nelle forme gravi) e la carie (prevalenza del 31% nei bambini di 4 anni). La Rete Odontoiatrica Regionale, favorendo l’accesso alle cure, si propone anche di individuare più precocemente il carcinoma orale, una patologia a minore incidenza ma con conseguenze drammatiche in caso di diagnosi tardiva (68% di diagnosi per gli stadi III-IV e 32% di diagnosi per gli stadi I-II). Il modello organizzativo individuato per la Rete in un’ottica di integrazione ospedale-territorio consentirà di consolidare i percorsi assistenziali in ambito ospedaliero, a garanzia di continuità assistenziale, equità, sicurezza ed appropriatezza delle cure. Due i livelli di governance: il Coordinamento Regionale e il Comitato Locale, che si occuperanno della verifica, dell’attuazione, delle modalità di funzionamento e dei risultati raggiunti. La Rete è organizzata in nodi a complessità assistenziale crescente (Hub&Spoke): Tre i Centri HUB individuati: l’AOU delle Marche, l’AST di Ancona e l’INRCA di Ancona; 5 i Centri SPOKE ospedalieri: AST di Ancona, Pesaro Urbino, Macerata, Ascoli Piceno e Fermo. Gli HUB gestiscono i casi di vulnerabilità sanitaria e di alta complessità clinica, mentre gli SPOKE ospedalieri/territoriali sono deputati all’attività di base e di monitoraggio. Tutti i centri afferenti alla rete dovranno provvedere alla programmazione, prescrizione e prenotazione di tutte le attività diagnostiche e terapeutiche necessarie a garantire una reale presa in carico globale del paziente per tutto il percorso assistenziale (es. follow-up, approfondimenti diagnostici, etc.).