Guida allo scarto archivistico nel sistema di conservazione DigiP

Scopo e ambito

L’eliminazione di documenti appartenenti ad archivi pubblici o privati, per i quali sia stata effettuata la dichiarazione di interesse culturale, è soggetta a preventiva e vincolante autorizzazione da parte della Soprintendenza archivistica, come previsto dall’articolo 21 del Codice dei beni culturali e del paesaggio. Per i documenti informatici, in particolare quando il servizio di conservazione è affidato a un soggetto esterno, il titolare dell’oggetto di conservazione, una volta ricevuta l’autorizzazione – che può riguardare solo una parte dell’elenco proposto – trasmette tale elenco al conservatore, affinché proceda alla distruzione dei pacchetti di archiviazione. L’operazione di scarto deve essere tracciata nel sistema mediante la registrazione delle informazioni essenziali, inclusi gli estremi della richiesta di nulla osta e del provvedimento autorizzativo. Al termine della distruzione, il titolare comunica l’esito della procedura agli organi preposti alla tutela e, in caso di documenti riservati, anche al Ministero dell’Interno; lo scarto è considerato completo ed efficace solo quando tutte le copie di sicurezza dei pacchetti eliminati risultano aggiornate. I documenti sottoposti a scarto devono essere distrutti anche in tutti gli altri sistemi gestiti dal titolare dell’oggetto di conservazione.

La selezione e lo scarto devono essere contestualizzati nell’archivio corrente del soggetto produttore, dove i documenti si formano e vengono gestiti all’interno di aggregazioni documentali informatiche. In questo contesto, è fondamentale adottare un piano di conservazione coerente con la natura del soggetto produttore, che preveda la valorizzazione dei metadati relativi al tempo di conservazione dei documenti. La selezione finalizzata alla conservazione a lungo termine viene programmata già nella fase di formazione del documento, mentre lo scarto deve essere eseguito sia nel sistema di gestione documentale sia nel sistema di conservazione, garantendo così la corretta gestione dell’intero ciclo di vita del documento digitale.

Glossario

VoceDescrizione
SIPSubmission Information Package: pacchetto di versamento
AIPArchival Information Package: pacchetto di archiviazione
AICArchival Information Collection: aggregazione archivistica
DIPDissemination Information Package
UDUnità documentaria
UAUnità archivistica
IPInformation Package

Processo di scarto

L'eliminazione di documenti di archivi pubblici o privati dichiarati di interesse culturale è soggetta alla preventiva autorizzazione della Soprintendenza archivistica, come stabilito dal Codice dei beni culturali.

Le Linee guida AgID precisano che, in caso di affidamento esterno del servizio, una volta ricevuta l’autorizzazione, il Titolare deve trasmettere l’elenco approvato al conservatore affinché proceda alla distruzione dei pacchetti. L’operazione è tracciata mediante produzione di un verbale firmato digitalmente.

La gestione dello scarto deve essere coerente tra sistema documentale e sistema di conservazione.

Scarto di una Unità Documentaria (UD)

Nel sistema DigiP il processo è articolato nelle seguenti fasi.

1️. Predisposizione dell’elenco di scarto

Il soggetto produttore genera un file CSV con:

2️. Upload dell’elenco provvisorio in DigiP

Dopo il caricamento DigiP mostra, in tabella, tutti gli elementi riconducibili alle UD:

3️. Download ed invio alla Soprintendenza

Il soggetto produttore scarica l'elenco generato dal sistema e lo trasmette alla Soprintendenza archivistica per ottenere l'autorizzazione. Prima del download, può rimuovere eventuali elementi non da scartare.

4️. Avvio del processo di scarto

Una volta ottenuta l’autorizzazione, l’utente carica in DigiP:

5️. Conclusione del processo

DigiP produce un verbale XML, firmato tramite HSM, che viene automaticamente conservato con i documenti allegati.

6️. Notifica del verbale

Il Polo di conservazione invia il verbale al produttore, che a sua volta lo trasmette alla Soprintendenza archivistica entro 60 giorni.

Casi d’uso con UD presenti in fascicoli

Versamento di un fascicolo con UD già scartata

L’UD risulterà nello stato “SCARTATA”, mentre il fascicolo sarà conservato.

Scarto di una UD presente in più fascicoli

Il sistema mostra fascicolo principale e secondario. L’utente può rimuovere l’UD dallo scarto se necessario.

Scarto di una Unità Archivistica (UA)

La procedura identifica solo i fascicoli chiusi. Il processo è simile a quello delle UD.

Casi d’uso

Scarto completo di un fascicolo
Vengono eliminati fascicolo e contenuti. Nessun elemento resterà a sistema.

Scarto parziale di un fascicolo
Il fascicolo resta visibile, ma gli elementi scartati saranno nello stato “SCARTATO”.

Fascicolo principale + secondario

Nota: alcune funzionalità avanzate sono in corso di sviluppo.