Sociale

venerdì 3 dicembre 2021  09:50 

Comunicato stampa

 

COMITATO DI SORVEGLIANZA DEL POR MARCHE FSE

(26 novembre 2021)

 

Si è svolta venerdì scorso, in modalità telematica, la riunione annuale del Comitato di Sorveglianza (CdS) relativo al Programma Operativo Regionale del Fondo Sociale Europeo (POR FSE) attivato nella Regione Marche per il settennio 2014/20 con un budget pari a circa 287 milioni di euro.

Il CdS è un organo previsto dalla normativa comunitaria sui fondi strutturali in cui sono rappresentati la Commissione Europea, la Regione, le principali Istituzioni nazionali competenti per materia e i vari stakeholder operanti nel contesto socio-economico di riferimento (associazioni imprenditoriali, organizzazioni sindacali, ecc…): suo compito principale è quello di tenere sotto controllo l’attuazione del POR, analizzarne i risultati ottenuti e indicare eventuali correzioni di tiro da effettuare.

Gli esiti della riunione sono stati molto positivi. Nonostante la pandemia in corso e gli eventi sismici di qualche anno fa, sono già stati raggiunti in abbondante anticipo gli obiettivi di spesa fissati per il 2021 e per il 2022, scongiurando il rischio di perdere risorse attraverso il temuto meccanismo del c.d. “disimpegno automatico”. 

Buoni anche i riscontri rispetto alle azioni realizzate nel corso dell’ultimo anno, con particolare riferimento al contrasto alla pandemia, alla promozione delle pari opportunità e della “non discriminazione” e alle attività degli Ambiti Territoriali Sociali (ATS), dalle quali sono state tratte “buone pratiche” presentate sotto forma di “videostories” con le testimonianze dirette dei destinatari.

Ad aprire i lavori del CdS è stato l’Assessore Regionale Stefano Aguzzi che ha evidenziato come la pandemia proponga sfide inedite a cui è necessario fornire risposte pronte e adeguate, utilizzando nel migliore dei modi le risorse a disposizione e favorendo la ripresa: in tale prospettiva rivestono un ruolo strategico l’orientamento e la formazione dei giovani e la riqualificazione dei lavoratori “Dobbiamo fare di tutto per predisporre, preparare e indirizzare le persone che già lavorano o chi deve ancora entrare nel mondo del lavoro secondo le reali esigenze delle imprese”, ha commentato. “Lo sforzo immane che dobbiamo fare è quindi la ricerca delle esigenze e il giusto orientamento verso quelle esigenze”.

Da rilevare, poi, l’intervento di Adelina Dos Reis, (Commissione europea – Capo-Unità della Direzione Generale Occupazione, Affari Sociali e Inclusione) che ha condiviso le parole dell’Assessore Aguzzi, sottolineando a sua volta come nell’incertezza del momento attuale sia particolarmente importante lavorare tutti insieme con l’obiettivo di superare le difficoltà e la crisi pandemica.
“La Regione Marche – ha detto – ha reagito a questa emergenza in modo esemplare e ha saputo adattarsi a questo nuovo contesto e continuerà a farlo.  Per l’Unione Europea in questo futuro prossimo è importante investire sull’occupazione, sulla creazione di posti di qualità, sull’apprendimento permanente per affrontare con successo la transizione verde e digitale, per trovare un lavoro dignitoso, ridurre la povertà e promuovere inclusione sociale e pari opportunità per tutti, giovani, donne e disabili: avere una società inclusiva sta alla base di un futuro di successo”.

La Dos Reis ha anche colto l’occasione per fare alcune considerazioni sull’imminente partenza del nuovo periodo di programmazione comunitaria 2021/27, in cui dovrà essere capitalizzato quanto già realizzato, assicurando un utilizzo virtuoso e condiviso delle ingenti risorse e delle grandi opportunità a disposizione. Nello specifico la Dos Reis ha indicato come i nuovi strumenti di programmazione dovranno essere incentrati sulle esigenze del territorio, sull’analisi e sulla riflessione circa le conseguenze della crisi, prefigurando l’attuazione di azioni possibilmente innovative e facilmente replicabili.

Sulla stessa lunghezza d’onda anche Valentina Remida (Commissione europea – Direzione Generale Occupazione, Affari Sociali e Inclusione – Referente per il POR Marche FSE), che – con riferimento alla nuova programmazione 2021/27 – ha ribadito come nella fase strategica di progettazione si debba partire da un'analisi attenta dei fabbisogni sul territorio che veda la partecipazione costante del partenariato. Ha inoltre suggerito di far tesoro delle risultanze delle valutazioni fin qui effettuate (da cui possono essere ricavate importanti indicazioni) e ha esortato a  comunicare quanto più possibile i risultati ottenuti, coinvolgendo non soltanto gli addetti ai lavori ma anche il grande pubblico: sia per favorire la partecipazione di tutti alle opportunità offerte dal Fondo Sociale Europeo, sia per trasmettere un messaggio positivo rispetto a quello che l'Unione Europea fa – in partenariato con le Autorità nazionali e regionali – al fine di cercare di migliorare la vita dei cittadini, all’insegna di un approccio integrato, che la Regione Marche già attua, ma che in ogni caso potrà essere ulteriormente rafforzato.

Floriana Quaglia (Assistenza Tecnica POR Marche FSE) ha esposto i principali dati relativi allo stato di attuazione e di avanzamento del programma. In estrema sintesi, a fronte di una dotazione iniziale del POR marche FSE 2014/20 pari a circa 287 milioni di euro, la situazione (aggiornata al al 10.11.2021) è la seguente: gli “impegni” ammontano a 221 milioni di euro; la spesa dei beneficiari è pari a 153,7 milioni di euro; la spesa già certificata alla Commissione Europea (o, comunque, certificabile perché già sottoposta a controllo) ammonta a 142 milioni di euro. Per effetto di tali cifre le soglie di “disimpegno automatico” relative al 2021 e al 2022 sono già state superate. Le misure su cui si è maggiormente investito nell’ambito del POR sono:

  • la formazione (44 milioni di euro), con 28.168 destinatari raggiunti, di cui 14.032 donne;
  • le “work experiences” (30,9 milioni di euro) con 6.172 persone raggiunte, delle quali 3.936 donne;
  • il sostegno alla creazione di impresa (28 milioni di euro) con una stima circa l’occupazione creata di 2000/2500 unità;
  • i progetti di potenziamento degli ATS (30 milioni di euro) con la presa in carico di più di 13 mila soggetti.

Fra gli altri interventi che si sono susseguiti nel corso del CdS vanno, poi, annoverate l’interessante informativa sulle attività di Valutazione (con la presentazione del Rapporto Annuale di Valutazione 2020 e alcune anticipazioni sulle risultanze del Rapporto Tematico sui “Soggetti Svantaggiati”), quella relativa alle attività di Audit, quella sulle iniziative a favore dell’Occupazione Giovanile e quella sull’attuazione della Strategia di Comunicazione.

La conclusione dei lavori è stata dedicata ad una esauriente panoramica sulla nuova programmazione 2021/27 affidata ad Andrea Pellei (Regione Marche, Autorità di Gestione FESR–FSE e Dirigente della P.F. Programmazione Nazionale e Comunitaria) che si è soffermato sugli esiti del confronto partenariale in atto al triplice livello comunitario/nazionale/regionale e sulle priorità attorno alle quali sarà presumibilmente costruito il nuovo Programma.