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05/12/2019

IL TERZO COMPLEANNO DEL CENTRO UNICO REGIONALE DIAGNOSI PRENATALE DI LORETO.Luca Ceriscioli: “Tre anni fa una scelta coraggiosa per garantire il meglio a tutti.”

Quasi 3000 pazienti di cui 302 da altre regioni , circa 20.000 prestazioni effettuate di cui 1200 fuori regione. Sono questi i numeri significativi registrati in tre anni di vita del Centro Unico regionale Diagnosi prenatale di II livello di Loreto- guidato da Alessandro Cecchi - che questa mattina ha fatto un bilancio dell’attività, festeggiando il “ terzo compleanno”, festeggiando è il caso di dire perché i risultati raggiunti fanno parlare di eccellenza sanitaria, sia nella qualità che nella quantità delle prestazioni. “Ho seguito la crescita di questa “creatura” ad ogni anno compiuto – ha affermato il presidente della Regione, Luca Ceriscioli – credendo in una scelta che lì per lì poteva essere percepita come impopolare , come se togliessimo servizi ai territori ed invece si è rivelata vincente perché vi abbiamo investito molto in tecnologia avanzata e in professionalità e i numeri ci stanno dando ragione, perché in questa struttura si sta esprimendo la massima qualità. Una decisione che riprenderei domani come modello anche per altri tipi di servizi sanitari che possano seguire il cittadino -paziente per tutto l’arco della vita. E’ stata dunque una scelta coraggiosa perché avevamo in mente di garantire il meglio a tutti e non il meno peggio a tanti. Una struttura, inoltre, che in relativamente poco tempo ha saputo anche collegarsi con i territori raggiungendo oggi tutte le aree vaste, costruendo un sistema di collegamento ottimale e uniformando alti standard diagnostici. Certo un luogo speciale come Loreto ha contribuito a questa riuscita, in un Ospedale che funziona molto bene e sta dando ottime performances. E il prossimo anno con il Giubileo lauretano la Regione sta già impegnandosi per assicurare un’attenzione particolare a Loreto. “ Nei molti interventi che si sono succeduti durante l’incontro ( l’arcivescovo di Loreto, Fabio Dal Cin , il direttore Asur, Nadia Storti “ madrina” del CUR, il sindaco Paolo Niccoletti, il presidente dell’ordine provinciale dei medici, Fulvio Borromei , il direttore Area vasta 2, Giovanni Guidi) è stato messo in rilievo che il fattore umano nel percorso di accompagnamento delle mamme alla diagnosi prenatale del feto , cioè la presa in carico che caratterizza questa struttura va di pari passo con la competenza , la professionalità e la tecnologia avanzata. Cioè sono tutti elementi imprescindibili per dare un servizio di elevatissima qualità, coprendo un bacino di utenza ormai quasi omogeneo da tutta la regione. “Un gruppo compatto che ha lavorato molto e con entusiasmo – ha affermato il responsabile del CUR Alessandro Cecchi - ed ora sta diventando un modello per altre regioni sia per i criteri di accesso adottati, sia per lo snellimento dei tempi di attesa ( in media 3-4 giorni) , sia per gli standard qualitativi impiegati. Addirittura le Marche sono la prima regione in Italia che sta dotandosi di un sistema uniforme di refertazione digitale in streaming per le diagnosi prenatali. Un ringraziamento particolare dunque al presidente Ceriscioli che ha voluto compiere questa scelta illuminata. “ E’ intervenuto anche l’assessore regionale al Turismo-Cultura, Moreno Pieroni che ha ribadito “la rilevanza strategica di dar vita ad una struttura simile in un’area come quella di Loreto baricentrica rispetto al territorio regionale e con una cultura dell’accoglienza nel suo DNA. Un esempio quindi di come la politica insieme alla competenza tecnica possa creare le condizioni per la massima qualità nei servizi sanitari.” (ad'e)