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25/05/2018

Ricostruzione fondi contrattuali del personale dell'Azienda Ospedaliera "Ospedali Riuniti" di Ancona, presentati gli atti per la parificazione. Ceriscioli: ”Passaggio epocale”. Caporossi: ”Una questione di equità”

Al via la nuova struttura retributiva dei lavoratori di Torrette e Salesi che prevede la parificazione delle loro retribuzioni rispetto a quelle del sistema sanitario regionale. L’emanazione formale degli atti è stata presentata questa mattina in conferenza stampa dal presidente della Regione Luca Ceriscioli insieme al Direttore generale degli Ospedali riuniti di Torrette Michele Caporossi, il consigliere regionale Fabrizio Volpini, il sindaco del Comune di Ancona e tutte le rappresentanze sindacali. “Si tratta di un passaggio epocale – dichiara Luca Ceriscioli – risultato di un impegno preso ad inizio mandato. Sin dalla nascita dell'Azienda degli Ospedali riuniti è emersa la notevole differenza di stipendio che penalizzava gli operatori degli Ospedali riuniti di Ancona rispetto a quelli delle altre Aziende del sistema sanitario regionale. L'Amministrazione regionale ha sempre considerato questa disparità tra le priorità da risolvere e, in condivisione con il Comune di Ancona, ha assegnato all'Azienda l'obiettivo di procedere alla ricostruzione dei fondi contrattuali del comparto e della dirigenza. Obiettivo raggiunto, steso un atto robusto, condiviso, nella logica della coerenza che restituisce diritti ai lavoratori e crea un nuovo punto di partenza per il futuro dell’Ospedale di Torrette, riferimento della sanità marchigiana”. “E’ un atto di giustizia ed equità – ha aggiunto Volpini – nell’armonizzazione del sistema a tutti livelli per un continuo ammodernamento e miglioramento dell’Azienda sanitaria”. Il percorso di ricostruzione dei fondi contrattuali del personale dirigente e del comparto dell'Azienda Ospedaliera "Ospedali Riuniti" di Ancona è terminato il 24 maggio quando l'Azienda, recependo le indicazioni del MEF e del Collegio Sindacale, ha assunto gli atti formali che sono la necessaria base giuridica e contabile per procedere. Gli atti, che trovano la loro copertura finanziaria nei bilanci di periodo, permettono di rivalutare, per la dirigenza medica, l'indennità di posizione nella misura di circa il 15% determinando un riallineamento ai valori medi regionali e nazionali. Analogamente per il comparto dove il fondo fasce viene rimpinguato di un importo tale da ricondurlo nella media delle altre aziende, così come il fondo per il disagio (che raccoglie straordinari e indennità varie) subisce una significativa integrazione. Nelle prossime settimane seguiranno gli atti che la legge prevede per la materiale erogazione dei trattamenti (certificazione del Collegio Sindacale e atti conseguenti) in modo tale da poter considerare definitivamente concluso l'iter avviato ormai un anno e mezzo fa. “La ricostruzione dei fondi che ha permesso l’equiparazione delle retribuzioni è stata una grande impresa – rileva il Direttore Generale Michele Caporossi - Il mio pensiero di viva gratitudine va al Direttore Amministrativo Antonello Maraldo, a Emanuela Ranucci, Marina Cerioni e tutti gli amministrativi che hanno ricostruito l’intricatissima questione che finora era stata schivata. Gli Ospedali Riuniti stanno crescendo, come dimostrano i dati di attività degli ultimi due anni, tutti in netto incremento. Con questo fondamentale traguardo, fortemente voluto da Luca Ceriscioli che me lo affidò come obiettivo, diventeremo ancor più attrattivi per i migliori professionisti sanitari del nostro Paese. E’ l’uscita definitiva da una condizione penalizzante che i nostri operatori non meritavano, alla luce del prezioso lavoro di curare, guarire e salvare le persone, che svolgono senza risparmio di energie. E’ ancora più vicino l’obiettivo di essere saldamente annoverati nei primissimi posti, tra gli Ospedali italiani in termini di qualità ed esiti.” Era un impegno preso direttamente dal Presidente Ceriscioli, aggiunge il Direttore, “a Torrette il primo febbraio 2016 quando mi presentò ufficialmente ai dipendenti dell'Azienda Ospedaliera che gremivano l'aula; in quell'occasione mi fu dato l'obiettivo di esaminare la questione ed assumere idonee iniziative per risolverla”. La sperequazione nel trattamento economico accessorio del personale di Torrette era ben nota nel sistema sanitario e tra origine dallo scorporo della Azienda territoriale e dalla fusione delle tre ex Aziende Ospedaliere e quindi risaliva alla metà degli anni ‘90. Nel corso di quegli anni, che hanno visto svilupparsi vorticosamente il ruolo dell'AOU, alla crescita dei servizi non è seguita l'implementazione della dotazione organica e dei relativi fondi contrattuali determinando la paradossale situazione di una sperequazione retributiva verso il basso del personale della più specializzata Azienda sanitaria regionale. A seguito del mandato ricevuto, la Direzione ha attivato un complesso meccanismo ricostruttivo, dispiegatosi per oltre un anno e mezzo, che ha visto vari passaggi tecnici con più soggetti coinvolti: Ministero Economia e delle Finanze, Collegio Sindacale dell'Azienda, Uffici regionali e, soprattutto, il personale preposto dell'Azienda Ospedaliera che merita un particolare elogio. Le organizzazioni sindacali sono state costantemente tenute informate dall'Azienda e dalla Regione, la stessa amministrazione comunale, in ciò stimolata dal personale stesso, ha verificato sempre lo sviluppo degli eventi.