Regione Utile  /  Salute  /  Comunicati

Salute

Comunicati Stampa

04/08/2017

OSPEDALE UNICO AREA VASTA 3: ASSEMBLEA DEI SINDACI PER LA LOCALIZZAZIONE

Questo pomeriggio si è tenuta l'assemblea dei sindaci di area vasta 3 per decidere in merito alla localizzazione dell'ospedale unico provinciale. La scelta verrà realizzata utilizzando un'applicazione web creata dagli uffici regionali, proprio come è accaduto per la localizzazione dell'ospedale unico della provincia di Pesaro. All'assemblea è stata lasciata la scelta di condividere i criteri che porteranno poi alla determinazione del sito. "L’ospedale unico di area vasta dovrà essere l'ospedale del territorio provinciale, Marche Centro. Una scelta avanzata che presuppone grande maturità nella visione di prospettiva per risparmiare risorse da reinvestire per migliorare i servizi al cittadino. Lo spazio di decisione è ampio, dipende da quali criteri vengono utilizzati". Lo ha detto il presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli che oggi pomeriggio con l’assessore Angelo Sciapichetti ha preso parte alla Conferenza dell’Area vasta 3 con più dell’80% dei sindaci della provincia di Macerata presieduta dal sindaco Romano Carancini. L'assemblea dei sindaci ha deciso a larga maggioranza di applicare il criterio unico della baricentricità, integrato dai criteri delle delibere precedentemente approvate. L'altra possibilità era quella di votare in una successiva assemblea anche la proposta che teneva conto della presenza degli ospedali di Camerino e San Severino. Sei le candidature presentate dopo un percorso che Carancini ha definito “democratico e virtuoso” durato 9 mesi: San Severino, Montecosaro-Morrovalle, Macerata (2 progetti), Tolentino e Castelraimondo. Il nuovo ospedale unico di area vasta 3 si candida a servire un bacino di utenza di circa 320.000 persone. In base ad una stima indicativa dei costi di costruzione, si calcola che il futuro ospedale potrà essere in condizione di produrre economie di gestione annue di circa 12 milioni di euro rispetto agli attuali corsi, liberando di conseguenza pari risorse da reinvestire sulla sanità nel territorio innalzando la qualità e potenziando i servizi.