Comunicati Stampa

03/12/2020

DPCM NATALE – IL VICEPRESIDENTE CARLONI ESPRIME IL TOTALE DISAPPUNTO DELLA REGIONE MARCHE

“Esprimo il totale disappunto della Regione Marche per questo modo di procedere del Governo senza alcun confronto. Le chiusure anche a Natale penalizzano i cittadini e creno forti disparità”. Queste le parole del vicepresidente Mirco Carloni a margine della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome che si è svolta stamattina. “Abbiamo ricevuto questa notte – ha proseguito Carloni – la bozza del DPCM che non tiene conto delle nostre posizioni, nemmeno quelle concordate in conferenza delle Regioni. Abbiamo espresso un giudizio negativo e la nostra contrarietà rispetto alle decisioni del Governo, che anche a Natale costringe i cittadini a non spostarsi tra Comuni. Queste posizioni creano forti disparità tra i cittadini, non tengono affatto conto che in Italia e in particolare in regioni come le Marche, esistono centinaia di piccole realtà, tanti piccoli Comuni e con una popolazione spesso anziana che rischia di restare sola e isolata anche durante le festività natalizie. Verrà impedito ai familiari e ai congiunti di trascorrere insieme anche il giorno di Natale e quello di Santo Stefano, si pensi ad esempio a famiglie che vivono a pochi chilometri di distanza ma in Comuni diversi, a chi non vede da tempo genitori anziani, a chi ha vissuto settimane in isolamento, a chi vive in realtà molto piccole. Decisioni che avranno una ricaduta sociale soprattutto sulle fasce più fragili della popolazione. Riceviamo i sentimenti negativi rispetto a queste scelte. Questo modo di fare crea un danno enorme al nostro territorio, dove la penalizzazione sulla mobilità intercomunale incide fortemente anche dal punto di vista economico. Siamo entrati in zona arancione ingiustamente – incalza Carloni – senza alcun preavviso e senza alcuna concertazione con le autorità centrali, nonostante dati che già cominciavano a stabilizzarsi e a scendere, come dimostra il calo dell’indice Rt delle ultime settimane. Sono state danneggiate le nostre attività economiche che hanno risentito di una stretta calata dall’altro. C’è una totale mancanza di dialogo. Il confronto è soltanto formale, non c’è nulla di sostanziale. Quando un Governatore – ha concluso il vicepresidente – o addirittura tutta la Conferenza fanno delle proposte congiunte, ragionevoli e calate sui territori, e puntualmente queste proposte cadono nel vuoto, di fronte a questo modo di procedere ci pare evidente che il nostro parere, il parere delle Regioni che rappresentano i cittadini, non interessi a nessuno”.